Governo Bellanova

La politica degli insulti

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Il nuovo Governo ha giurato. 22 ministri di cui 7 donne. Ed ecco che arrivano gli insulti, matematici e precisi, come ogni volta, superficiali e non necessari.

Ad essere attaccata è Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo. Gli insulti provengono dai social, tana dei cosiddetti leoni da tastiera che attaccano la sua storia, attaccano l’aspetto fisico ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare da gente così superficiale?

Soltanto commenti superficiali. Attaccano senza conoscerla, senza averle stretto neanche una volta la mano, senza averla vista girare in paesini del Sud a parlare di politica, quella vera (e non quella fatta sui social) e senza aver mai letto la sua storia.

 

Diventa bracciante giovanissima, a soli quattordici anni, e sin da subito ha il coraggio di guardare in faccia il caporalato della Puglia, iniziando a combattere e contrastare questa piaga sociale. Matura così negli anni una grande esperienza e competenza politica che le permetterà di diventare Sottosegretaria al Lavoro nel Governo Renzi poi Viceministra dello Sviluppo economico con Gentiloni.

 

Donna forte, fortissima, potente, quasi indistruttibile.

Ecco cosa fa paura a questi omuncoli: come può una donna, una donna del Sud, avere tanto potere? Scrivere da sola la propria storia? Essere così brava? Per questo attaccano, sbraitano, si limitano all’esteriorità e non vanno oltre il loro naso. Il loro insignificante pensiero mediocre, non gli permette di esprimersi andando oltre il numero massimo di caratteri permessi su Twitter.

Vedono una donna, brava, competente, intelligente, capace, forte e cercano di distruggerla. Beh, cari leoni da tastiera, non ne sarete mai capaci.

 

Io conosco Teresa Bellanova e non ho mai incontrato una politica come lei, presente anche nel più piccolo paesino del Salento, una donna che infiamma piazze e saloni con i suoi discorsi. Io l’ho sentita parlare, lì sul palco della Leopolda, urlando una verità indiscutibile: "C’è troppo testosterone in politica, c’è troppo testosterone!"

Ho visto la sala bruciare e avevo le lacrime agli occhi, come le ho avute due giorni fa quando l’ho vista giurare con la voce spezzata per l’emozione. In quel momento ho pensato: ecco il mio obiettivo, qualunque cosa farò nella vita voglio essere in grado di emozionarmi ancora così, consapevole di esserci arrivata solo e soltanto con le mie forze.

 

Io l’ho sentita parlare anche nella mia piccola città di domenica mattina: aveva la stessa forza, le sue parole tuonavano nella sala e le mani battevano. Ecco la differenza: essere capaci di mettere sul tavolo la propria storia e la propria passione, di emozionare anche gli ultimi, anche noi semplici cittadini di un Sud troppo spesso dimenticato.

Dall’altra parte qualche offesa sui social, qualche risatina, poche parole scritte anche male. L’esuberante voglia di dire sempre qualcosa anche se non necessario, gli attacchi ad una donna perchè donna: diciamocelo, con un uomo tutto questo non sarebbe mai successo!

Allora spero che ci siano più donne così in politica, spero che il numero di ministre salga, spero che ogni ragazza d'Italia possa essere ispirata e possa capire che oltre gli insulti c’è la propria vita, i propri sogni, le proprie passioni e i propri obiettivi. 

No, non la distruggerete mai

 

di Caterina Luceri

 

Una petizione per dire basta agli insulti sessisti,

una firma di solidarietà a Teresa Bellanova!

 

Firma: Basta insulti sessisti a Teresa Bellanova