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Pnrr, priorità alle opere in cantiere. Buonajuto: "Finiamo le opere iniziate"

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L'intervista su "Cronache di Napoli", 13 settembre 2022.

"Non abbiamo firmato e c`è un motivo". Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, va controcorrente. Lui non aderisce alla petizione di 500 sindaci del Sud, decine in Campania, per invocare più fondi del Pnrr al Mezzogiorno. Le amministrazioni meridionali - e Napoli è fra quelle - temono lo "scippo" del nord alle risorse del NextGenerationEu. Al Parlamento europeo, viceversa, chiedono un'equa distribuzione dei fondi, assegnando alle regioni meridionali il 70% del totale. Una rivendicazione in nome dei principi di coesione territoriale, cui si conforma lo stesso Recovery Fund. Al Comune di Ercolano, però, non la pensano così. "Per essere concreti - spiega Buonajuto -, la realizzazione delle opere finanziate dal Pnrr non è proprio di facile esecuzione, considerando i tempi, e considerando l'urbanizzazione che c'è nel mio territorio. Pertanto, nonostante non mi sfuggano le criticità evidenziate dai colleghi sindaci, io preferisco che non ci siano modifiche, perché ho paura di un rischio".

Quale rischio?
Che le modifiche potrebbero condizionare l'esecuzione delle opere.

Ma come sta andando a Ercolano con i progetti del Pnrr?
Abbiamo più di dieci progetti approvati, e stiamo lavorando in maniera molto ma molto determinata per realizzarli. Come sa, la petizione dei sindaci del Sud paventa una dispersione delle risorse, a tutto vantaggio delle regioni settentrionali, verso cui potrebbero essere dirottate.

Non crede sia un pericolo reale?
Le risorse vengono perdute se non si realizzano le opere, quindi dovremmo piuttosto che parlare e lamentarci, impegnarci per la progettazione.

Però lei, da sindaco di un Comune del Mezzogiorno, non può negare che la dotazione dei fondi vi lasci insoddisfatti.
Non aderisco al movimento dei sindaci che vogliono modificare il Pnrr per aumentare le risorse, non perché ritengo che non sia necessario aumentare le risorse in favore del Mezzogiorno, ma perché ritengo ancora più necessario realizzare le opere già finanziate.

E quindi come pensa ci si debba muovere adesso?
Noi dobbiamo accelerare sulla progettazione. Se modifiche ci devono essere, facciamole per snellire la burocrazia e completare i procedimenti amministrativi. Stiamo parlando di risorse, dimenticando che il 2026 è dietro l'angolo, e rischiamo di non realizzare neanche le opere già finanziate.

Allora che tipo di modifiche suggerisce, per agevolare l'iter dei procedimenti?
Snellire le procedure e individuare anche dei soggetti con maggiori poteri. Non possiamo mettere a lavorare nei Comuni neanche un impiegato con i fondi del Pnrr, sa perché?

Lo dica lei.
Perché nessuno viene a lavorare a mille euro al mese, e deve lasciare la professione. Solo un professionista come Conte al governo poteva immaginare una cosa del genere.

Insomma, c'è questa legge sulle "Misure abilitanti" per il Pnrr, e prevede, per tutti i Comuni, la possibilità di assumere professionisti per consulenze, legate ai progetti del Recovery Fund, con contratti a tempo determinato, e attingendo alle risorse del Recovery Fund. Ma mi pare di capire che questa disposizione non incontri il favore del sindaco di Ercolano.
Non è che non incontra il mio favore, forse mi sono spiegato male. L'obiettivo del sindaco di Ercolano è realizzare le opere finanziate col Pnrr. E non voglio apportare modifiche, perché temo che qualunque modifica possa condizionare il completamento del percorso. Questo è.

Ma proprio non volete approfittare di questa possibilità, offerta dalla legge?
I Comuni sono stati lasciati soli.