L'intervento pubblicato da "la Tribuna di Treviso", 10 febbraio 2022.
La "santa alleanza" del Nord ha messo tutti d'accordo: i fondi per la rigenerazione urbana del Pnrr vanno divisi equamente, senza toccare il vincolo del 40% al Sud, ma con la modifica dell'indice Istat di vulnerabilità sociale che ha creato una profonda sperequazione. In ballo c'è un tesoro da 8 miliardi da spendere fino al 2034, con criteri da riscrivere.
Dopo due ore di dibattito, la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza una mozione che impegna il governo Draghi a stanziare altri 900 milioni per finanziare i 540 progetti esclusi dal bando con cui il ministero degli Interni ha distribuito 3,4 miliardi ai comuni con oltre 15 mila abitanti. Il Veneto ha brindato al Capodanno con i fichi secchi: solo 20 milioni, briciole che hanno fatto scattare la rivolta dei sindaci. Dopo un'interrogazione è arrivata la mozione, condivisa dai partiti di maggioranza: nel testo approvato ieri c'è la firma di Sara Moretto, parlamentare Iv.
«Con la mozione impegniamo il Governo a confermare l'ulteriore finanziamento di 900 milioni per ristabilire l'equità tra territori. I sindaci non vanno illusi e proprio per questo chiediamo di correggere dal 2027 il criterio di vulnerabilità sociale, per evitare le sperequazioni viste nella prima tranche, introducendo invece una valutazione di merito delle proposte presentate», ha spiegato Moretto.
