In sicurezza, ma quanto prima: diamo ai nostri figli la possibilità di muoversi

L’emergenza sanitaria ha stravolto le abitudini di tutti noi; lo ha fatto per gli adulti e ha certamente sconvolto le abitudini dei nostri ragazzi.

Il momento difficile e senza precedenti che stiamo vivendo non può essere vissuto solo tra il doveroso rispetto delle restrizioni e l'attesa di una riapertura completa. Abbiamo il dovere di prenderci cura delle generazioni più giovani, dei bambini e degli adolescenti e fornire loro una prospettiva di uscita dalla emergenza.

Lo dobbiamo alle famiglie che stanno compiendo sacrifici e ai nostri ragazzi che ben comprendono la gravità del momento, pur soffrendo più di altri l’impossibilità di uscire, di correre, di giocare liberamente, di vedere i compagni di scuola e gli amici, stanno rispettando i divieti.


L’Istat ci ha detto con chiarezza che il 40% dei bambini e dei ragazzi italiani vivono in case sovraffollate e inadeguate. E iniziano a soffrire moltissimo la quarantena. Nell’emergenza è stato giusto chiedere un sacrificio. Adesso però dobbiamo restituire loro lo spazio del gioco e dello sport.

Nel rispetto delle norme sanitarie e di contenimento del Coronavirus, a cui ci sentiamo pienamente vincolati a tutela della salute collettiva, chiediamo al Governo di adottare misure necessarie ad assicurare ai bambini e agli adolescienti di poter uscire in modo protetto, di svolgere alcune attività oggi precluse, di poter godere per un po’ di tempo nell’arco della giornata della possibilità di uscire all'aria aperta.

Sosteniamo l'impegno della ministra della Famiglia e delle Pari opportunità, Elena Bonetti, per garantire ai bambini il diritto al gioco e alle attività ricreative, come stabilito dall’articolo 31 della Convenzione dei diritti dell’infanzia; lo facciamo perchè in ballo c'è anche la tutela della loro salute psicomotoria, un bene troppo prezioso per non essere tenuto nella massima considerazione anche in un tempo di emergenza come quello che stiamo vivendo.

Chiediamo pertanto l’adozione di un provvedimento specifico che, pur tutelando la salute dei ragazzi e delle loro famiglie, assicuri loro la possibilità di uscire in modo tutelato, limitato e rispettoso delle regole di contenimento del contagio.

Serve ripensare gli spazi di gioco, mettere in moto percorsi per assicurare lo svolgimento di attività all'aria aperta e rispettando il distanziamento sociale; serve prendersi cura dei nostri figli che non solo hanno visto bruscamente interrotto l'anno scolastico e la rete di relazioni entro le quali si stavano formando, ma hanno bisogno fisico e psicologico di muoversi.  

Prendiamoci cura di loro. Lo chiediamo per i nostri figli, che sono il nostro futuro: non per altro.

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    Petizione promossa da Marco Di Maio e Sara Moretto 

 

 

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