territori sanità

Peste suina, Ferri: "Tenere alta l'attenzione"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "la Nazione" e "il Tirreno", 17 gennaio 2022.  

L'attenzione è alta a Pontremoli per la peste suina africana e i timori per l'economia locale anche. Ma l'assessore regionale Stefania Saccardi assicura: «Stiamo lavorando con decisione». «Non è una zoonosi, questo significa che la malattia non si trasmette alle persone: pertanto, non sono giustificabili panico o preoccupazioni eccessive ma è necessario fare di tutto affinché questo virus non attacchi gli allevamenti dei nostri suini che sono molto pregiati» spiega.

Ribattezzata con l`acronimo Psa, la malattia virale che colpisce suini e cinghiali rischia di avere pesanti ripercussioni economiche. «Per fortuna in Toscana siamo ancora ad una fase di prevenzione - precisa l'assessore Saccardi - ma abbiamo comunque ritenuto di doverci muovere nelle province più vicine a Liguria e Piemonte».

Sono 114 i comuni delle due regioni inseriti dal Ministero della Salute nella "zona infetta". La Regione Toscana sta studiando i provvedimenti da emanare oltre ad aver attivato l'unità di crisi sanitaria per le emergenze epidemiche che riunisce Asl, Istituto zooprofilattico e Regione, sia a livello regionale che locale. A Pontremoli, venerdì si è riunita la prima task force per organizzare una sorveglianza passiva coordinata dalle locali ATC e da Asl Toscana Nord Ovest con il contributo di cacciatori ai quali è stato distribuito apposito kit per operare in biosicurezza e affidato il compito di segnalare sul territorio carcasse di cinghiale e analizzarle. L'obiettivo è il tempestivo riscontro dell'infezione. Ieri mattina, sono scattate le attività.

«Abbiamo promosso un'iniziativa unica in Italia - spiega Saccardi - con l'aiuto ed il sostegno non solo dell'azienda sanitaria ma anche delle squadre dei cacciatori e dell'Atc della zona, per ricercare eventuali carcasse che possono essere infette. Quindi ci stiamo muovendo in modo deciso: abbiamo costituito, e la formalizzeremo nei prossimi giorni, una task force interdirezionale che comprende assessorati a sanità, agricoltura, caccia, ambiente, aziende sanitarie, forestali e tutti i soggetti che potrebbero essere utili in questa fase di prevenzione e monitoraggio».

Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, ha predisposto un osservatorio locale in collaborazione con le squadre di cacciatori e invita chiunque avvisti sul territorio comunale cinghiali morti o in apparenza malati, a segnalarlo al numero 01874601235 in orari d'ufficio, se possibile scattando foto e geolocalizzando la zona. Il consigliere comunale delegato, Michele Lecchini, si è attivato aprendo una linea diretta con l'Onorevole Cosimo Ferri che da Roma segue la vicenda con attenzione. Per Cosimo Ferri la preoccupazione degli allevatori non va sottovalutata. «Sono in stretto contatto con l'assessore Saccardi perché bisogna tenere alta l'attenzione. Giuste le azioni messe in campo con grande sinergia. Nel momento, però, in cui si dovessero porre dei divieti, ritengo sia giusto puntare a non interrompere l'attività di macellazione perché metterebbe in crisi le attività degli allevatori, alcuni dei quali mi hanno già contattato preoccupati», ha spiegato Ferri.