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Pescara, Trasporti, D'Alessandro: "Tua-Regione, lite grottesca"

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L'intervento pubblicato da "il Centro", 27 febbraio 2021.

«Il dibattito sulle corse tagliate a Pescara di Tua è abbastanza surreale, ancora più grottesco è il finto braccio di ferro con la Regione, come se fossero corpi indistinti. Lo scontro è una finzione, una menzogna». L'onorevole Camillo D'Alessandro interviene sul caso trasporti e la riduzione delle corse nel capoluogo adriatico sostenendo che, quando toccata a lui, la gestione della politica di questo settore, ha cercato di tenere sempre fuori l'azienda dal confronto politico-sindacale.  

«Ricordo che Tua è società in house della Regione Abruzzo, per cui è sottoposta al controllo analogo da parte del socio unico Regione, quindi le decisioni dell'azienda, soprattutto quando incidono sull'offerta pubblica di trasporto locale che ricordo essere un diritto universalmente garantito, al pari della sanità, deve essere sottoposto alla co-decisione della Regione, ovvero alla sua funzione di controllo», spiega D'Alessandro, che prosegue: «in assenza di ciò, e l'assenza della Regione è totale, l'azienda è tenuta a garantire l'impianto del servizio pubblico non potendo non sapere di corse vuote, in questo caso a causa della pandemia che impone aziendalmente delle scelte».

Per D'Alessandro la Regione può risolvere il problema in brevissimo tempo esercitando le proprie prerogative di socio unico in una società in house. D'Alessandro quindi conclude, chiedendo: «Se, come sostiene Tua, la logica del taglio delle corse è causata dalla ridotta presenza dell'utenza, allora perché la stessa Tua e la Regione continuano a finanziarie corse commerciali, con le stesse caratteristiche di scarsa frequentazione, in perdita in altre parti del territorio regionale ed extra regionale, corse che producono oltre 1,5 milioni di perdita all'anno? Può la Regione finanziare corse commerciali con i fondi del Tpl ed invece tagliare corse di trasporto pubblico locale?».