territori amministrative

Palermo, Faraone: "Orlando lascia eredità pesantissime"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato dal "Giornale di Sicilia", 2 febbraio 2022.

Il piano di riequilibro, approvato fra le polemiche dal Consiglio Comunale di Palermo, è al centro del dibattito politico.

Davide Faraone, senatore di Italia Viva, sceso in campo come candidato sindaco di Palermo, parla di ciò che l'attuale amministrazione lascia alla città: «Orlando va via, non potrà più candidarsi, e consegna una pesantissima eredità ai palermitani e alla nuova classe dirigente che dovrà sostituirlo. Decide lui per le prossime 4 sindacature, per i prossimi vent'anni. Sindaco per la prima volta nel 1985, ha condizionato nel bene nel male la vita della nostra città, non contento decide di condizionarne anche il futuro violentemente».

Il riferimento è al piano che da qui al 15 febbraio dovrà firmare a Roma con la presidenza del Consiglio, con durata ventennale, che prevede un innalzamento smisurato dell'addizionale Irpef.

Tutto questo mentre dalla Regione viene annunciato che l'addizionale regionale, invece, è all'1,23 per cento, al minimo da 5 anni a questa parte, e è anche il minimo previsto per legge. Prende l'abbrivio anche da questa considerazione Faraone che ragiona così: «Mentre in tutta Italia chi soltanto si azzarda a proporre un aumento delle tasse in piena pandemia viene preso per pazzo, qua si approva una delibera che spara alle stelle le imposte per i palermitani a fronte di servizi comunali sempre più scadenti. In poche parole si scarica il dissesto del Comune, sulle imprese, sui commercianti, sulle famiglie, sui lavoratori e sui pensionati già alla canna del gas».