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Raffaella Paita: "Sbloccare i cantieri delle infrastrutture per aiutare subito porti e turismo"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva, pubblicato da "Genova - la Repubblica", 25 giugno 2020.

«Quelli della Liguria sono problemi storici. E certamente non è colpa di questo governo se in Liguria insistono il 17% delle gallerie di tutt'Europa. Ciò che tuttavia è necessario che l'attuale governo faccia è uno sblocco immediato e una programmazione vera, profonda di cantieri per il futuro». Lella Paita, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera, replica alle affermazioni del ministro De Micheli durante il question time.

Il tema delle infrastrutture resta ovviamente vitale per la Liguria e ogni ritardo, da questo punto di vista, rischia di compromettere il sistema. Nell'elenco non ci sono però solo le grandi opere, dai costi conseguenti (6,2 miliardi il Terzo Valico, 4,8 la Gronda, totale 11 miliardi), ma anche opere di impatto economico più ridotto ma ugualmente decisive per "stappare" la regione, soprattutto per quanto riguarda lo spostamento delle merci dai porti.  

Per Paita al primo punto della lista delle priorità della Liguria resta comunque la Gronda. «Bisogna aprire immediatamente il cantiere spiega Di fatto, c'è voluto meno a realizzare il nuovo ponte Morandi che a decidere rispetto alla revoca o meno della concessione ad Aspi. E questo è inaccettabile, sblocchiamo subito quei 4 miliardi di euro».

«Oltre al tunnel della Fontanabuona è necessario realizzare anche l'Aurelia bis - chiude Paita - ce n'è bisogno a Imperia, a Ventimiglia Camporosso, a Sanremo Pian di Poma, a Savona e poi bisogna terminare il lungomare genovese di Canepa. Si devono infine sbloccare le opere della Poltremolese, realizzare il raddoppio ferroviario del Ponente, e potenziare treni, servizi sostitutivi e aerei perché al momento un solo volo al giorno collega Genova a Roma. Porti e turismo hanno bisogno di essere aiutati. E per questo abbiamo una sola opzione: fare le infrastrutture e farle rapidamente».