L`intervista alla capogruppo del Terzo polo di Giovanna Casadio per “La Repubblica”
Raffaella Paita, entro gennaio la ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati ascolterà tutti i partiti sul presidenzialismo, voi del Terzo Polo cosa direte?
«Noi abbiamo ribadito che siamo disponibili a collaborare a un tavolo di confonto sulle regole, perché davvero devono essere scritte da tutti. Ma il presidenzialismo, ammesso che questo governo lo voglia davvero fare, non ci piace". E cosa vi piace? «Ci siamo presentati in campagna elettorale con la proposta del sindaco d`Italia: il premier come sindaco d`Italia, eletto direttamente. Mentre il presidente della Repubblica deve, secondo noi, mantenere la configurazione attuale, di equilibrio e di bilanciamento di poteri». Pensa che la destra non faccia sul serio sul presidenzialismo? «Quando si aprirà il tavolo, bisogna andare a vedere. Io non sono certa che facciano sul serio. Però solleciterei il governo a scoprire le carte, a dire con nettezza di cosa intendono parlare. La nostra, del Terzo Polo, è una strategia limpida, si richiama alla riforma per l`elezione diretta dei sindaci: ha funzionato per governabilità e stabilità».
Quindi su una riforma semi presidenzialista, non ci starete?
«Questo governo ha detto tante cose! Puntano davvero al semi presidenzialismo? La sensazione è che utilizzino alcuni argomenti con l`obiettivo di distrazione di massa».
Il presidente della Repubblica deve restare arbitro e non diventare giocatore politico? «Arbitro. Garante dell`equilibrio tra i
poteri».
Sull`autonomia differenziata cioé il federalismo à la carte, che consentirebbe alle Regioni che lo chiedono di gestire da sole molte competenze - il governo andrà avanti velocemente, non crede?
«Che vada avanti velocemente, è tutto da verificare. Su alcune questioni, dalla sanità, alla scuola e alle infrastrutture, non si spezza l`unicità del Paese, non si possono creare disparità tra Nord e Sud o tra Regioni»