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Paita: "Pronti a dialogare ma il centrosinistra non ci ha mai chiamato"

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Estratto dell'intervista di Matteo Macor, "Genova - la Repubblica", 20 dicembre 2021.

«Evitiamo di fare confusione o letture strumentali, i contatti tra Renzi e Toti riguardano solo l'elezione del presidente della Repubblica». Così dice, Raffaella Paita, nel giorno dell'incontro tra il leader di Italia Viva e il governatore ligure. C'è soprattutto l'intreccio tra vicende nazionali e locali, del resto, nella posizione d'attesa di Iv a Genova. «Nessuna nostalgia del passato - sentenzia la deputata spezzina - noi siamo alternativi».

La partita del Quirinale sta condizionando tutti i partiti, ma Iv forse un po' di più. Quando pensa arriveranno, dopo questo tempo "sospeso", le decisioni?
«Non mi pare proprio che Iv sia in sospeso. Né in tema di governo, né sul tema Quirinale. Voteremo un presidente europeista, atlantista, autorevole, rispettando fino all'ultimo il lavoro di Mattarella».

Però, almeno nel contesto genovese, siete gli unici a non avere ancora una "casa". Ci sono ancora i margini, per un inserimento nel campo progressista in costruzione?
«La verità è che non siamo mai stati invitati a nessun tavolo di coalizione. Ci hanno invitati al percorso in corso alla Spezia, e abbiamo contribuito con più del 9 per cento con la nostra lista nel risultato di Russo a Savona. Naturalmente siamo pronti al confronto ma, sia chiaro, chiediamo avvenga all'inizio del cammino. Non quando il candidato sarà già scelto».

Le altre sigle del possibile "cartello" centrista, però, alle riunioni di coalizione stanno partecipando. Cosa vuol dire?
«Non sono così sicura del fatto che finiranno per partecipare al progetto elettorale progressista. Non mi risulta, ad esempio, che Azione stia partecipando ai loro tavoli. Ma soprattutto, noi siamo un partito nazionale, non una lista civica locale. E stiamo costruendo un progetto riformista di centro alternativo ai populismi e ai sovranismi».

C'è la possibilità che Italia Viva decida di andare da sola, per poi apparentarsi al secondo turno?
«È possibile, stiamo già lavorando su candidati e programmi. Ad esempio, oltre alla Gronda lanceremo il progetto di una nuova autostrada Genova-Milano, e ho già proposto per Erzelli il più grande ospedale di riabilitazione del Paese, dove incrociare competenze con l'Iit».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "Genova - la Repubblica".