Colloquio con Marco Toracca, "il Secolo XIX", 30 aprile 2020.
«Il sottosegretario alla Sanità Sandra Zampa ha spiegato oggi (ieri per chi legge, ndr) in commissione parlamentare Sanità che anche per Liguria è stata prescritta la rigorosa limitazione di accesso di visitatori nelle strutture di ospitalità e lungodegenza come misura di prevenzione al contagio». Lo dice Raffaella Paita, deputato spezzino di Italia Viva. «Sarà verificato se le misure adottate nelle Rsa italiane siano aderenti al dettato del Ministero», spiega Paita, facendo il punto sulle sue interrogazioni discusse ieri in commissione in merito alla gestione dell'emergenza coronavirus in Liguria.
«Zampa - aggiunge Paita- ha citato il documento "Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell'infezione da Covid-19 in strutture residenziali sociosanitarie" che, come dimostrano le sue parole, è stato trasmesso anche alla Regione Liguria con circolare il 18 aprile scorso dal ministero della Salute. Nel pacchetto misure generali per il rafforzamento di programmi di prevenzione e controllo delle infezioni legate all'assistenza oltre alla forma zione degli operatori».
E ancora: «Nella circolare del 3 aprile, citata sempre da Zampa, sull'aggiornamento delle indizioni per test diagnostici, si legge che l'esecuzione degli stessi sia assicurata a operatori sanitari e assimilati a maggior rischio. Ciò dimostra che la Liguria era nelle condizioni di seguire le indicazioni ministeriali».
E conclude: «Per questa ragione il sottosegretario ha dato notizia che la task force dell'Unita di crisi ministeriale ha effettuato ispezioni nelle Rsa di diverse regioni in riferimento a situazioni di contagio e decesso. Non solo: proseguiranno per fare luce su eventuali criticità organizzative e di sicurezza che abbiano potuto rappresentare situazioni concorrenti al diffondersi del contagio tra gli stessi degenti e operatori sanitari. Sarà anche verificato se le misure adottate dalle Regioni siano state e siano aderenti al dettato ministeriale».
Da segnalare inoltre che nel corso dell'approvazione del decreto Cura Italia sono stati recepiti due ordini del giorno di Paita. Uno per il rimborso delle spese per abbonamenti ferroviari e al tpl per lavoratori che non li hanno utilizzati e l'altro per le maggiori spese per utenze di casa in seguito allo smartworking.