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Raffaella Paita, Liguria: "Una trattativa con i fantasmi"

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Intervista di M.D.F., "il Secolo XIX", 21 febbraio 2020.

«Delegazione trattante? E per trattare cosa, se dall'altra parte c'è ancora un fantasma?». Che i renziani continuino a guardare con scarsa empatia a un'intesa tra centrosinistra e Movimento Cinque stelle alle regionali, non è certo un mistero. E a confermarlo ancora è la deputata di Italia Viva Raffaella Paita, punto di riferimento in Liguria della formazione dell'ex premier di Rignano sull'Arno.

Questione di pro grammi inconciliabili, secondo i renziani, ma anche di un metodo sbagliato con cui, a loro dire, il Pd starebbe conducendo la trattativa con i grillini. Paita ieri ha presentato, al Senato in compagnia proprio di Renzi, il piano infrastrutturale "Italia shock": una serie di cantieri da aprire immediatamente in cui la Liguria occupa un ruolo di primo piano, con la richiesta di sbloccare - con la nomina di appositi commissa ri sul modello di Ponte Morandi - opere come la Gronda, la Diga e la Pontremolese.

«Ne parleremo al premier Conte la prossima settimana, ponendo la questione di un commissario per avviare la Gronda - spiega Paita -.Vogliamo che sia realizzata rapidamente, Genova è un simbolo per il nostro partito, sia per la questione del ponte che per la centralità del porto».

Ma la deputata renziana replica anche alla stoccata del segretario regionale Pd, Simone Farello, che a margine del tavolo di centrosinistra di mercoledì aveva invitato Italia Viva (assente alla riunione) a «decidere se fa parte della coalizione o vuole essere un semplice interlocutore».

«Farello dev'essersi dimenticato d'inoltrare gli inviti per questa riunione, anche se non saremmo andati comunque - replica Paita - Una delegazione per trattare? E trattare cosa e con chi, visto che non si parla di programmi e come interlocutore ad oggi c'è un fantasma? Il Pd sbaglia metodo: dopo aver rincorso per mesi i Cinquestelle, senza lo straccio di un vincolo programmatico, ora vuole avviare una trattativa»