Lettera al direttore de "Il Foglio" dell' 11-07-2025
di Raffaella Paita
Al direttore - Vi ricordate gli appunti di Silvio Berlusconi su Giorgia Meloni? Quel foglietto lasciato “sbadatamente” sul banco del Senato il 14 ottobre del 2022? “Un comportamento supponente, prepotente, arrogante, offensivo, ridicolo”. Allora Berlusconi fu buon profeta. E oggi mi chiedo cosa penserebbe di questo governo dai tratti illiberali e del silenzio assoluto di Forza Italia sull’impoverimento del ceto medio, cui Giorgia Meloni sta rubando il futuro. Dalla destra ci si aspetterebbe un minimo di serietà, almeno su sicurezza, tasse, libertà. Macché. Meloni e compagnia non riescono proprio a essere coerenti. La sicurezza? Vediamo solo reati in crescita e il dilagare della violenza minorile.
Sulla riviera romagnola i maranza devastano le spiagge. Le carceri scoppiano senza che la sicurezza migliori. Un capolavoro. Ma il flop più clamoroso è sul fisco: avevano promesso la riduzione della pressione fiscale, che invece è aumentata, e il calo delle accise, che invece sono state alzate. E ieri, con il ministro Giorgetti, si sono inventati l’ennesimo carrozzone pubblico, l’ente ad hoc per le imposte locali. Matteo Renzi aveva abolito Equitalia, loro creano l’Equitalia dei territori. Perché non pensano a far funzionare le agenzie che già esistono? No, servono altre poltrone, altri posti da assegnare agli amici degli amici con i soldi pubblici. Per non parlare del blitz tentato con i pedaggi autostradali, bloccato dall’opposizione.
E torno a Berlusconi: diceva governo “tasse e manette”. Meloni fa di peggio: il suo è un governo “tasse e mancette”, senza farsi mancare le manette. L’opposizione su questi temi può mandarlo a casa: tasse, carrello della spesa, il 16 luglio Italia Viva sarà davanti ai supermercati di tutta Italia a distribuire un “volantone” con i rincari dei beni primari. Stipendi, salario reale, che l’Ocse ci dice in discesa del 7,5 per cento in questi tre anni, sicurezza. Siamo a quasi mille giorni di Meloni e le uniche cose che restano sono la pressione fiscale e il ceto medio sempre più in difficoltà.
Raffaella Paita, senatrice di Italia viva
