Paita lancia l'allarme: "La crisi di governo pesa sulla Pontremolese"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento di Raffaella Paita, pubblicato da "Il Secolo XIX", 31 luglio 2022

Sos ferrovia Pontremolese. A lanciarlo è Raffaella Paita, deputato di Italia Viva e presidente della commissione Trasporti della Camera dei Deputati che punta l`attenzione sui programma di raddoppio della strada ferrata tra La Spezia e Parma.

«Stavo lavorando al finanziamento del progetto di livello definitivo ed esecutivo dentro il contratto di programma di Reti Ferroviarie Italiane (Rfi) - dice Paita - e anche al potenziamento della cifra necessaria per continuare la realizzazione delle parti esistenti e iniziare la galleria di valico. È stato un lavoro enorme portato avanti quest'anno sia per avere il progetto preliminare della galleria stessa che era fermo a venti anni fa sia per provare ad ottenere tutte le altre risorse necessarie». Così sulla caduta del governo guidato da Mario Draghi, rimasto in carica solo per gli affari correnti, e gli eventuali effetti negativi sul futuro dell'infrastruttura. «La crisi irresponsabile iniziata dal M5S e portata avanti anche da Forza Italia e Lega rischia di mettere al palo molte opere che proprio in questi mesi avevano la necessità di trovare spazio dentro il contratto di programma di Rfi e tra queste c'è proprio la Pontremolese. La Liguria sarà particolarmente penalizzata perché aveva fatto un lavoro importante di apertura di questi progetti che oggi rischiano di non essere concretizzati. Io mi chiedo come si possa essere così miopi nei confronti del proprio territorio, proprio ad un passo dal raggiungimento del risultato».

Prosegue: «Questa preoccupazione si estende anche alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Non dimentichiamo che per il porto mercantile della Spezia c'erano tante risorse legate all'ambientalizzazione delle banchine e al tentativo di risolvere il problema della compatibilità della parte croceristica in una città dove il porto si colloca nel cuore del tessuto urbano. Anche su questo ci sono concreti rischi.

Scendendo nel dettaglio degli investimenti su portualità e logistica spezzina Paita sottolinea: «Per la nostra portualità e più in generale per l' economia la perdita dei fondi Pnrr sarebbe una botta tremenda. Noi lavoriamo fino all`ultimo minuto utile per sostenere il governo e andare avanti sia sul Pnrr che sulle grandi opere. Soprattutto per una comunità portuale che in questi anni ha sostenuto moltissimo le mie iniziative e a cui quale voglio garantire serietà e laboriosità fino alla fine. Con altrettanta franchezza però le responsabilità di questa crisi grave per il nostro territorio, per la nostra portualità e per le prospettive di crescita, come detto, devono essere chiare e ben identificate». Il corridoio intermodale Tirreno-Brennero (Tibre) oltre al collegamento ferroviario interessa anche quello autostradale. La bretella Parma- Nogarole Rocca, che avvicinerebbe La Spezia al Nord-Est vede un primo tratto, il casello Terre Verdiane, prossimo al traguardo. Il resto? «La parte viaria ha una storia diversa: è legata allo sviluppo dei piani economici e finanziari delle Autostrade. In ogni caso sul Tibre c'è un consenso territorialre importante perché è decisivo sia sul lato ferroviario che su quello autostradale e, per questo, servirà un ragionamento molto serio in futuro».