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Paita: È giusto distinguere giudici e pm, Italia Viva pronta a dare il suo appoggio

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Il colloquio di Raffaella Paita con A. Bulleri per "Il Messaggero"

È giusto separare le carriere di giudici e pm?

«La separazione delle carriere è cosa buona e giusta: non si può pensare che vi sia commistione fra chi accusa e chi giudica. Il giudice non deve solo essere terzo, ma anche apparire tale. Dopodiché la singola misura non risolve certo i problemi da cui è afflitta la giustizia, a cui serve una riforma profonda e complessiva ».

Che altro bisognerebbe fare, secondo voi?

«L`ambito di intervento della riforma della Giustizia deve essere complessivo e coraggioso. Bisogna intervenire sulle correnti. Imporrei] principio che chi sbaglia paga, anche se fa il magistrato: la responsabilità civile va riformata. E chi va avanti nella carriera deve farlo per merito, non perché è iscritto a una corrente. Il Csm attuale sta lavorando molto bene in tal senso, ma occorre una riforma».

E le intercettazioni?

«Sono d`accordo con il ministero Nordio: in Italia se ne fa un vero e proprio abuso. E poi, giusto intervenire sulla carcerazione preventiva e sui tempi della giustizia».

ll meccanismo dell`imputazione coatta è da rivedere?

«Bisogna fare attenzione a non far si che i fatti di cronaca e la contingenza, vedi caso Delmastro, portino a intervenire su meccanismi giusti. L`istituto è giustificato dalla necessità del controllo di un giudice terzo e imparziale sull`operato del pm nelle scelte di esercizio dell`azione penale. Vedremo qua le sa rà la proposta del Governo e valuteremo».

L`ex presidente della Camera Luciano Violante ha criticato i toni dell`Anm. Vede un eccessivo protagonismo della magistratura in questa fase? E ha ragione Nord io quando dice che i magistra dovrebbe applicare la legge invece di separare le carriere di giudici e pm?

«La separazione delle carriere è cosa buona e giusta: non si può pensare che vi sia commistione fra chi accusa e chi giudicai] giudice non deve solo essere terzo, ma anche apparire tale. Dopodiché la singola misura non risolve certo i problemi da cui è afflitta la giustizia, a cui serve una riforma profonda e coni plessiva».

Dunque appoggereste una legge in questo senso?

«Noi di Iv appoggeremo qualunque misura garantista e daremo il nostro contribuito. Matteo Renzi ai Senato si sposterà in commissione Giustizia per seguire personalmente i lavori della riforma Nordio, coordinandosi con il collega Enrico Costa alla Camera. Per noi il garantismo è un tratto identitario. Sottoscrivo le parole di Nordio e quelle di Violante. L`Arim esterna ogni giorno. Legittimo, ma io penso che la magistratura non dovrebbe occuparsi di legife`are: quel ruolo spetta al parlamento. Dovrebbe occuparsi di applicare le leggi che li Parlamento licenzia. Qui non si tratta di creare un clima di scontro che non interessa a nessuno. Ma la politica ha il diritto di riformare attraversale leggi».

C`è chi sostiene che una parte della magistratura sia entrata in campagna elettorale.

«Io non vedo un disegno. Ma se il centrodestra pensa questo. allora anziché fare vittimismo acceleri la riforma della Giustizia e non si metta a cercare compromessi diluendola, come invece ha provato a fare finora Meno agenzie stampa e dichiarazioni imbarazzanti, più leggi in gazzetta ufficiale».