Scuola territori

Orietta Salemi: "Più aiuti alle scuole paritarie o sarà il collasso"

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L'intervento pubblicato da "L'Arena", 29 luglio 2020.

Nella provincia di Verona sette scuole su 10 per i bambini da zero a tre anni e sei su 10 per la fascia 3-6 anni sono paritarie. Per molti territori, specie nella provincia, gli asili nido e le scuole dell'infanzia paritari rappresentano l'unica scelta possibile per le famiglie. È su questa realtà che ha voluto accendere i riflettori Orietta Salemi, consigliera regionale di Italia Viva - ricandidata alle elezioni del 20 e 21 settembre - nel corso di una conferenza stampa al Liston 12 di piazza Bra con Giovanni Peretti, già sindaco di Castelnuovo, e Valeria Pernice, coordinatrice di Italia Viva per Verona.

«Le paritarie sono garantite dalla Costituzione secondo il principio di scelta educativa, ma la crisi economica derivante dalla pandemia», sottolinea Salemi, «rischia di provocare la fuga delle famiglie dalle scuole paritarie, per l'impegno dei costi da affrontare e ciò porterebbe più studenti nelle pubbliche con il rischio di aggravare i problemi di ordine sanitario».

Inoltre, continua Salemi, «ciò potrebbe causare disagi alle famiglie residenti in zone lontane dalle strutture pubbliche e con impegni di lavoro inconciliabili con i tempi per il trasferimento a scuola dei bimbi. Senza contare la possibile chiusura di scuole paritarie, alle quali sono venute meno le rette ma non i costi di gestione e per il personale, che in alcuni comuni sono l'unica opzione possibile».

A tale riguardo, la consigliera regionale ricorda che il Senato ha approvato una proposta di legge con prima firmataria Daniela Sbrollini, candidata alla presidenza del Veneto di Italia Viva.

«La proposta di legge», spiega Salemi, «impegna il Governo a stanziare più fondi alle scuole paritarie e a aumentare la detrazione fiscale fino al 100 per cento delle rette. Il decreto Rilancio prevede infatti l'erogazione di un contributo complessivo di 120 milioni di euro per il 2020 in favore delle scuole primarie e secondarie paritarie».

Ma, secondo l'esponente di Italia Viva, su questo versante anche la Regione Veneto deve fare di più. «Fino al 2015», prosegue Salemi, «destinava. 42 milioni alle paritarie, poi diventati 34 milioni, quindi vanno ripristinati otto milioni. Sarà quindi nostro impegno garantire maggiori risorse alle paritarie per recuperare almeno parte dei trasferimenti persi».

Giovanni Peretti, da parte sua, evidenzia che «allo Stato conviene investire sulle scuole paritarie perché avrebbe altrimenti costi troppo elevati, ma in generale deve investire di più sulle famiglie».

Infine, Valeria Pernice sottolinea che «Italia Viva ha a cuore il tema della scuola poiché i bambini e i ragazzi sono stati quelli che più hanno sofferto per il lockdown e sono tra i soggetti che non hanno avuto provvedimenti specifici, malgrado rappresentino la società del futuro, futuro peraltro già ipotecato dall'aumento del debito pubblico e dalla crisi economica».