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Olimpiadi, Italia Viva: "Fare di tutto per evitare l'onta dello sport italiano"

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Gli interventi dei parlamentari di Italia Viva, 25 gennaio 2021.

"La mancata approvazione del decreto per risolvere la questione dell'autonomia del CONI è un danno incalcolabile in termini di immagini per il nostro paese. Una figuraccia mondiale che umilia non solo il nostro sport e i nostri atleti, costretti a gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo senza tricolore e senza inno di Mameli, ma anche di compromettere i rapporti internazionali con Giappone e Cina. Ora il Governo deve fare di tutto per evitare l'ennesimo disastro politico figlio di inesperienza e superficialità: ci sono ancora i margini per varare un provvedimento in extremis che sblocchi lo stallo imbarazzante in cui si trova tutto lo sport italiano. Noi di Italia Viva ci siamo: dobbiamo fare di tutto per evitare una sconfitta politica e sportiva che l'Italia non può permettersi", ha sottolineato Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva e responsabile del Cantiere Sport.

"Il rischio, ormai concretissimo - confermato dall'audizione del Presidente Malagò - che il CONI sia sospeso dal Comitato Olimpico Internazionale e che l'Italia venga esclusa dalle prossime Olimpiadi di Tokyo, è un fatto gravissimo, un'onta per il nostro Paese, un'umiliazione per i nostri atleti e una tragedia per tutto lo sport italiano". Così Luciano Nobili, membro di Iv all'interno della cabina di regia che ha seguito l'iter della riforma e i componenti di Italia Viva in Commissione Cultura Gabriele Toccafondi e Michele Anzaldi.

"A questo si sommano le gravi ripercussioni che la vicenda potrebbe avere su una straordinaria opportunità come Milano Cortina 2026, che l'Italia ha ottenuto anche in virtù delle garanzie offerte da CONI e Governo. E invece, purtroppo, sul tema della governance e dell'autonomia del Comitato Olimpico, giustamente tutelata dal Cio, il governo Conte II ha operato in perfetta continuità col Conte I. Prima la 'riforma blitz' del governo gialloverde, che ha tolto al Coni la sua autonomia e gli strumenti per realizzarla nel concreto, a partire da strutture e pianta organica; poi la non-riforma del Conte II, rispetto alla quale nonostante un anno e mezzo di denunce, sollecitazioni, discussioni, le nostre richieste sono rimaste inascoltate e il governo è stato incapace di una sintesi all'altezza della situazione. Il decreto è rimasto in un cassetto bloccato dai veti ideologici e dagli intenti punitivi di chi voleva colpire un'eccellenza italiana per ragioni politiche, che nulla hanno a che vedere con lo sport e con il merito delle questioni. E ora siamo arrivati qui, ad un passo dall'ammainare il tricolore alle Olimpiadi", concludono i tre parlamentari.

"Una situazione incresciosa, alla quale si è arrivati nonostante gli appelli di Italia Viva, nonostante i tentativi di mediazione del Coni, nonostante le lettere formali inviate dal Cio. Si tratta, sotto ogni punto di vista, di un danno incalcolabile per il nostro sistema sportivo, una vergogna che deve essere evitata in ogni modo. Italia Viva è pronta, in tutte le sedi istituzionali e in Parlamento, a fare la propria parte", concludono.

"Grazie alla riforma dello sport Salvini-Spadafora che ha cancellato l'indipendenza del CONI dalla politica, l'Italia rischia di essere esclusa dalle Olimpiadi di Tokyo. Il governo italiano sospenda la ricerca spasmodica di responsabili e sani al più presto questo disastro targato Conte I", ha ribadito l'europarlamentare Nicola Danti.