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«No assoluto all'aumento delle tasse». Intervista a Luigi Marattin

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Luigi Marattin è uno dei fedelissimi di Matteo Renzi, il «volto» di "Italia viva" come ha detto lo stesso ex premier. Le ipotesi di aumenti selettivi dell'Iva non gli piacciono per niente e lo dice in modo netto.

Intervista a Luigi Marattin di Alessandro Di Matteo, La Stampa, 30 Settembre 2019

Marattin, voi non siete d`accordo con l`idea di rimodulare l'Iva per scoraggiare l`uso del contante?

«Premetto che il nostro modo di stare in maggioranza è molto corretto: discuteremo, ci faremo un`idea condivisa e quella sarà la linea di tutti, ovviamente se sarà stata discussa con tutti. In questa fase ribadiamo quello che abbiamo detto quando il governo è nato: la gente chiedeva "perché nasce questo governo?" Abbiamo risposto che il motivo principale era evitare l'aumento dell`Iva.

In una fase stagnante aumenti di prezzo non sono consigliabili. Lo dicevamo un mese fa, sarebbe bizzarro se avessimo cambiato idea. Le rimodulazioni vanno bene, ma se alla fine il gettito aumenta ci sarà un impatto sui consumi. Se era sbagliato prima, perché dovremmo considerarlo giusto ora?».

 

Il ministro Gualtieri dice che una delle ipotesi è aumentarla solo su alcuni prodotti e abbassarla su altri. E aggiunge che grazie agli incentivi per chi paga con carte di credito il risultato sarà la riduzione.

«Noi in maggioranza non abbiamo ancora letto le carte. Mi devo basare su quello che mi dice lei. Se le cose sono così mi chiedo: ma se chi paga in contanti ha un`aliquota più alta e chi paga con carta un`aliquota più bassa, che facciamo abbiamo un bene con due cartellini di prezzo sopra? Oppure può essere un credito di imposta che poi mi viene rimborsato dopo e quindi devo tenere gli scontrini per un anno e poi ottenere il rimborso?

Mi chiedo se è un meccanismo chiaro per il consumatore o è una complicazione. Voglio vedere che meccanismo è e assicurarmi che sia semplice per il cittadino. Come linea generale va bene l`incentivo ai pagamenti elettronici ma non è detto si debba fare agendo sull`Iva».

 

In che altro modo si può fare? «Per esempio abbassando se non azzerando le commissioni. Il primo punto è azzerare le commissioni, poi possiamo pensare a un meccanismo di credito di imposta, cercando di individuare un meccanismo semplice».

 

Per Fi l'aumento selettivo dell'Iva servirebbe a finanziare il reddito di cittadinanza. «Il reddito di cittadinanza è già finanziato, anzi ci sono anche dei risparmi di spesa: ci sono stati già ne12019 e ci saranno negli anni seguenti. Fi ha preso una cantonata, non si è mai visto un aumento di gettito che finanzia una riduzione di spesa. Ma ripeto questo governo è nato per non aumentare il gettito dell'Iva e dunque non deve aumentare. Poi noi non diciamo "questo è ciò che chiediamo noi, Gualtieri adesso trovi i soldi". Siamo pronti a discutere».

 

Renzi insiste molto sulla crescita. Le anticipazioni della manovra vi rassicurano su
questo fronte?

«Ripeto, non ho sotto mano le misure. Non posso giudicare. In linea generale dico che noi abbiamo chiesto un pacchetto famiglia che abbia risorse, che non sia finanziato con l`aria. Questa secondo noi è una misura pro-crescita. Secondo, gli investimenti sono l`essenza della crescita e paradossalmente non servono nuovi sodi: l`Italia è piena di stanziamenti per investimenti, il problema è che molti non diventano cantieri per una serie di rigidità e blocchi. Spesso sono stati blocchi politici».

 

Prima ha detto che rispetterete la linea del governo, purché sia condivisa. Temete che decidano senza di voi? «Beh, su alcune tematiche - la riforma della giustizia - il confronto è avvenuto senza tutti gli attori di maggioranza. Qui ci aspettiamo una condivisione di maggioranza, e siamo sicuri che accadrà nelle prossime ore. Noi discuteremo e poi rispetteremo la linea.

Certo, se si fanno riunioni senza di noi non possiamo sentirci vincolati a quelle decisioni. Ma penso che sulla giustizia sia stato un piccolo infortunio».