28/05/21

Ne valeva la pena: le misure del Dl Recovery

Venerdì 28 maggio 2021 si è tenuto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri al cui ordine del giorno vi è stato l'esame del Dl Semplificazioni Bis.
Qui di seguito, le misure contenute nel Decreto.


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con tutte le misure contenute nel Decreto Semplificazioni Bis.


Il Consiglio dei Ministri, venerdì 28 maggio 2021, si è riunito per esaminare il testo del nuovo Decreto Semplificazioni Bis. In serata, è arrivato il via libera del Cdm al decreto che norma le regole sulla governance del Pnrr ma detta anche le regole sulle semplificazioni.

"Il nuovo Dl Recovery segna un altro cambio di passo importante. Dalle infrastrutture alla governance. Passando per pari opportunità e transizione digitale. Lo abbiamo sempre detto: le risorse arrivate dall'Europa per la ripresa sono senza precedenti e vanno spese bene. Siamo sulla strada giusta: ne valeva la pena", ha scritto il Presidente Iv, Ettore Rosato, in un post Facebook.

"Con il DL Recovery segniamo un altro passo di svolta sulle pari opportunità nella vita del Paese: da oggi donne e giovani diventano protagonisti di azioni positive per rendere paritaria la loro presenza nel lavoro, a cominciare dalle norme che disciplinano i contratti pubblici”, ha dichiarato la Ministra Elena Bonetti. “Con il PNRR, insieme al Presidente Draghi, abbiamo voluto e scritto un piano in grado di portare le donne e i giovani in ogni settore e di cambiare il volto del lavoro - ha aggiunto - perché nelle donne e nei giovani abbiamo riconosciuto la chiave di sviluppo e ogni opportunità di futuro per l'Italia: i primi frutti sono già arrivati e sono frutti di concretezza, per dare al Paese la speranza che merita, una speranza certa".

"Ricordiamo tutti l'opaca cabina di regia che nottetempo l’ex presidente del consiglio provò a farci approvare in Consiglio dei Ministri?", ha scritto Teresa Bellanova, Viceministra delle Infrastrutture, in un post Facebook, "In un organismo zeppo di consulenti esterni, totalmente slegato dai ministeri, dalla pubblica amministrazione, da regioni ed enti locali? Fummo aggrediti da subito, perché osammo porre dubbi sulle modalità con cui l’ex presidente del consiglio voleva gestirsi in totale autonomia i soldi del Recovery plan, esautorando ministri, parlamento, regioni, enti locali, associazioni di categoria e sindacati. Fummo criticati perché con noi finiva l'esperienza del Conte 2 e si apriva il governo di Mario Draghi. Oggi la conferma che avevamo ragione noi. Il piano del Governo Draghi si presenta con una governance nuova e puntuale, capace di mettere insieme tutte le migliori forze del Paese a livello istituzionale, economico e sociale con l'obiettivo di costruire il miglior futuro possibile per l'Italia e per i nostri figli. Eccolo il cambio di passo. Ecco il cambiamento. Ne valeva la pena".

"Dalla Governance ai contenuti, è palese la discontinuità rispetto al Governo Conte. Posso dirlo a chiare lettere: ne valeva la pena", ha scritto Ivan Scalfarotto, Sottosegretario al Ministero dell'Interno, in un tweet.

"Con il dl Recovery, avanti su governance, opere pubblichepolitiche femminili e transizione digitale. Il governo Draghi mette il turbo all'Italia. Ne valeva la pena", ha commentato, via Twitter, Maria Elena Boschi, Presidente dei Deputati di Italia Viva, a margine del Cdm. 

''Davanti al grande passo compiuto oggi dall'Italia verso la modernizzazione garantita dal Pnrr e la semplificazione degli appalti delle infrastrutture, non si può non ricordare che senza il coraggio e l'impegno di Italia Viva tutto questo non sarebbe stato possibile. Tutto infatti nasce con il Piano Shock che ha ispirato i provvedimenti di oggi. Italia Viva ha un altro merito: aver fatto nascere il governo Draghi che oggi rende possibile la semplificazione delle opere'', ha commentato Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, Presidente della Commissione Trasporti, a proposito delle decisioni del Consiglio dei ministri sul Decreto Recovery. ''Da oggi - ha concluso Paita - l'Italia ha gli strumenti per realizzare le opere con la rapidità necessaria per affrontare le difficili sfide infrastrutturali ed economiche che l'attendono. Oggi ha vinto il riformismo e perso la politica dell'assistenzialismo''.

"Con l’azione combinata delle risorse messe a disposizione dal Pnrr e la spinta che arriva dalle regole del Dl Recovery - ha commentato il parlamentare Iv Luciano Nobili - la transizione digitale di cui l’Italia ha disperato bisogno diventa una conquista a portata di mano. Sulla digitalizzazione l’indice DESI ha fotografato impietosamente come l’Italia sia in questo ambito tra i fanalini di coda in Europa. Finalmente, col governo Draghi e con l’ottimo lavoro del ministro Colao, si cambia passo anche su questo. Arrivano innanzitutto delle novità di grande rilievo nel rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini. Lo Spid per tutti. Con l’introduzione della figura del delegato digitale, l’Identità digitale sarà disponibile per tutti. Grazie al principio dell’interoperabilità, i dati custoditi dalla P.a. saranno omogenei, digitali e facilmente fruibili. Si introducono anche dei principi per garantire certezze nel processo di transizione digitale, che diventa un obbligo con sanzioni per chi lo viola ritardando la digitalizzazione. L’istanza unica e l’unico interlocutore per gli operatori combinato al principio del silenzio assenso dopo 90 giorni dall’istanza, consentiranno finalmente lo sblocco dei cantieri per la banda ultralarga e il 5G, superando la giungla delle autorizzazioni e dei veti. La transizione sarà implementata anche attraverso agevolazioni per l’infrastrutturazione digitale di edifici e singole unità immobiliari, per una connessione ad alta capacità nelle case di tutti. Misure in linea con quelle che Italia Viva chiede sin dal 2019 con il piano #ItaliaShock. Quello che fino a pochi mesi fa sembrava un obiettivo irraggiungibile, sta per diventare realtà. Anche di questo dobbiamo ringraziare Mario Draghi, che ha reso possibile l’ennesimo cambio di passo, la conferma che ne valeva la pena di batterci contro tutto e tutti, come abbiamo fatto, per affidargli la guida del Paese in un momento cruciale".

Le nostre Card
con tutte le misure contenute nel Decreto Semplificazioni Bis.

Una governance per il PNRR finalmente trasparente



Chi fa cosa? Finalmente non sarà più un segreto, in quanto ci sarà una Cabina di Regia coordinata ed efficace. Il Decreto prevede un coinvolgimento dei Ministeri, del Parlamento, delle Regioni e degli Enti Locali.


L'Italia riparte dalle infrastrutture

 

Cantieri più veloci, più efficienza e più trasparenza: ecco cosa prevede il Decreto, grazie al quale l'Italia potrà ripartire con opere pubbliche e infrastrutture.


Pari Opportunità Generazionale e di Genere



Il Dl Recovery vede i giovani e le donne grandi protagonisti. Sono previsti l'obbligo di assunzione, premi e agevolazioni per i contratti e incentivi all'imprenditorialità.



Transizione Digitale



Il Decreto prevede grande rilievo per la transizione digitale. Arriverà il delegato digitale, saranno digitali e fruibili tutti i dati della PA, ci saranno sanzioni per chi blocca o ritarda la transizione digitale. Inoltre, è prevista l'istanza unica e silenzio assenso dopo 90 giorni: in questo modo, si sbloccano i cantieri per banda ultralarga e 5G. Infine, ci saranno agevolazioni per l’infrastrutturazione digitale delle case, per una connessione ad alta capacità davvero per tutti.

 

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