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Napoli, Migliore: "Il Sindaco non è più credibile, i consiglieri siano responsabili"

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Intervista di Lu. Ro., "il Mattino", 13 novembre 2020.

«È il congedo definitivo dell'amministrazione de Magistris dalla città, la certificazione che non c'è una maggioranza arancione. Poi le scene che ho visto anche sui social di gente vicina al sindaco che rivendica azioni di protesta contro i consiglieri dell'opposizione sono incredibili. È lo stile di questi anni targati de Magistris, ma lunedì lo manderemo a casa». Parla tutto d'un fiato Gennaro Migliore, parlamentare di Italia Viva, ex consigliere comunale e in odore di candidatura a sindaco per il dopo de Magistris.

Allora onorevole chiarisca: a quali azioni si riferisce?
«Alle proteste all'esterno del Maschio Angioino. Ho attraversato con Bassolino e la lervolino molte contestazioni anche forti. Ma non ho mai visto una contestazione alle opposizioni perciò parlo di peronismo. Generalmente si contesta chi governa che può fare delle azioni non chi sta all'opposizione. Obiettivamente è una novità unica introdotta da questo regime arancione. Anzi un regime che si tinge di colori molto più scuri quando si tratta di parlare dei destini di Napoli».

Intanto il bilancio non è stato approvato c'è stato un nuovo flop in Aula e le opposizioni non sono entrate per fare aprire la seduta...
«De Magistris in città non ha nessun credito, così come la sua squadra, la loro gestione è fallimentare. Il sindaco ha trovato un debito per 800 milioni e lo ha triplicato. Tutte le manovre contabili effettuate sono state un fallimento. Basta pensare alla gestione del patrimonio, tra i più importanti in assoluto. Altrove è una risorsa a Napoli un problema. Un Comune incapace di riscuotere significa che ha totalmente abbandonato la strada della legalità. De Magistris è finito non solo dal punto di vista politico perché senza maggioranza, ma anche da quello contabile. Chi lo mantiene in vita per una nomina o una luminaria è corresponsabile di un disastro».

Non ha risposto sulle opposizioni che non sono entrate in Aula.
«Non lo so cosa sia successo, ma lunedì sarà il giorno della verità. Io mi sarei presentato in Aula in maniera compatta per chiedere conto anche delle dichiarazioni del sindaco sulle "misure choc" anti Covid. Visto che sulla pandemia è il sindaco più assente del mondo. Alle opposizioni, consiglio di essere coerenti con il mandato affidatogli dai cittadini che non ne possono più di chi sta a Palazzo per salvare se stesso e comparire in televisione. I napoletani vogliono servizi, a iniziare da quelli sociali, che le aziende partecipate siano utilizzate per il bene comune e non per la distribuzione di cariche».

C'è chi sostiene - anche nelle opposizioni - che mandare a casa de Magistris adesso in piena emergenza sarebbe rischioso.
«Penso che far iniziare il prima possibile il dopo de Magistris per la ricostruzione della città sia una priorità: Napoli è come se fosse stata bombardata dal sindaco, anzi da questo commentatore televisivo prestato a Palazzo San Giacomo. Perché la sua unica priorità è salvare se stesso non ha più nessuna credibilità».

Non le sembra di essere troppo duro? De Magistris è stato legittimamente eletto per due volte...
«Ma che credibilità può avere un'amministrazione che per restare a galla mette a bilancio per la tassa di soggiorno gli stessi introiti del 2019 quando nel 2020 il turismo causa Covid non si è proprio visto? Mi domando come sia possibile che un Revisore dei Conti possa far passare questa cosa dandola per buona».

Lei dice che lunedì sarà il giorno della verità perché ne è così sicuro?
«Faccio un appello a tutte le opposizioni senza nessuna arroganza: prima di andare a parlare con il sindaco si leggano il bilancio e valutino in libertà. Perché hanno responsabilità nei confronti della città, la cui ricostruzione deve iniziare il prima possibile, e delle autorità».