Infrastrutture paese

Mose, Moretto: "Offensivo distribuire consulenze mentre le imprese non vengono pagate"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "la Nuova Venezia" e "il Gazzettino", 29 maggio 2020.

«Offensivo distribuire consulenze nei confronti delle imprese che non vengono pagate e rischiano di lasciare a casa dipendenti qualificati». Va all'attacco la deputata veneziana di Italia Viva Sara Moretto. E chiede adesso al ministro delle infrastrutture Giovannini di chiarire una vicenda che sta emergendo in questi giorni «in tutta la sua gravità».

Cioè l'affidamento di consulenze esterne da parte dei commissari Miani e Spitz. Tra queste, soprattutto consulenze legali affidate da Spitz all'ex collaudatore del Mose, l'avvocato ed ex magistrato del Tar Vincenzo Fortunato. E l'avvocato Stefano Ambrosini, esperto in fallimenti, chiamato dal liquidatore Massimo Miani. «Serve uno scatto d'orgoglio per superare questo stallo imbarazzante», scrive Moretto, «e portare a compimento un'opera che dovrà salvaguardare la città più bella al mondo».

Ma tanti sono i nodi irrisolti. La data della attesa riunione del Cipe, il Comitato per la programmazione economica, è stata fissata adesso all`8 giugno. In quella sede si dovranno sbloccare i 538 milioni di minori interessi maturati nei mutui contratti negli anni scorsi dal Consorzio Venezia Nuova per anticipare il pagamento dei lavori alle grandi imprese consorziate. Interessi che pagava lo Stato, e dunque lo Stato adesso li dovrà redistribuire. Saranno affidati al Provveditorato alle Opere pubbliche. Ma non potranno essere utilizzati per sanare debiti pregressi, pena l`infrazione alla normativa europea sugli aiuti di Stato. Anche per questo Miani ha avviato insieme al suo consulente Ambrosini la procedura per la "ristrutturazione del debito" prevista dalla legge fallimentare. Per evitare il fallimento del Consorzio, insomma, si cerca di raccogliere soldi. Tagliando i crediti spettanti alle piccole imprese che in questi anni di crisi del dopo-scandalo hanno lavorato e garantito anche i sollevamenti delle paratoie nei test di autunno.