La proposta pubblicata da "il Gazzettino", 12 dicembre 2020.
Utilizzare tutti gli strumenti possibili, legislativi e normativi, al fine di stimolare l'economia del territorio. Italia Viva si rivolge al Parlamento. E lo fa attraverso un emendamento, che giungerà a voto in Commissione bilancio, presentato della deputata Sara Moretto, la quale chiede il rifinanziamento della legge speciale per Venezia «che mi auguro - le sue parole - venga non solo attenzionato ma anche approvato nel corso della prossima settimana».
Una risorsa che secondo le intenzioni di Italia Viva dovrà essere utilizzata in maniera proficua, per salvaguardare l'economia e le tante realtà imprenditoriali locali oggi in difficoltà. Il 16 novembre scorso, all'unanimità, il Consiglio comunale aveva votato una mozione per tale rifinanziamento. Ed è proprio in virtù di quest'ultima che l'emendamento è poi stato presentato a Roma.
«Un accordo doveroso - dice Cecilia Tonon, capogruppo consiliare - che ha rappresentato un segnale trasversale di unità». Si tratta di stanziamenti per la città spalmati in tre anni: dal 2021 al 2023. «Con una modulazione a scalare - spiega Moretto - che prevede 160 milioni per il primo anno, 150 e 140 per i successivi. Nella speranza che tali sostegni divengano strutturali per quelle che sono le specificità di Venezia e della sua laguna».
«Mai come in questi mesi - commenta Alessandro Maggioni, coordinatore metropolitano del partito - il nostro Comune ha attraversato una crisi tanto forte. E importante, nel caso l'emendamento venga approvato, avere chiare le idee su come impegnare le risorse sul territorio». A delinearle, in una visione a 360 gradi che sperimenti nuove forme di economia, è Donatella Schiuma, coordinatore comunale: dal recupero ad uso artigianale e produttivo di contenitori immobiliari, all'incentivazione - nell'ottica di un aiuto al commercio, in contrapposizione alla monocultura turistica - degli usi temporanei e contemporanei di questi ultimi, introdotti dalla legge di semplificazione. E ancora, attenzione verso i giovani e le nuove startup, interventi sulla residenzialità mettendo a regime quote di patrimonio immobiliare pubblico, nel contempo implementando una politica degli alloggi comunalí che risponda ad un mix generazionale, etnico e sociale. Inoltre, come ricordato dal coordinatore comunale, Franco Vianello Moro, l'azzeramento delle rette degli asili nido cittadini. E per quanto riguarda la laguna, azioni mirate a far convivere il Mose con le attività economiche e la tutela ambientale. «Tante le problematiche ancora aperte sulle quali non è ancora stata trovata una quadra tra gli schieramenti. Dallo scavo del Vittorio Emanuele, alla sistemazione delle navi turistiche», aggiunge Tonon, confidando che si possa arrivare, in Consiglio, ad una mozione unica da portare all'attenzione del Parlamento. «A cui chiederei un intervento anche per quanto riguarda la cabina di regia per il funzionamento del Mose: non è pensabile che la città ne sia esclusa».