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Moretto: "Fiera del Rosario, sbloccare i fondi Ue"

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L'intervento di Sara Moretto, pubblicato da "la Nuova Venezia", 30 aprile 2020.

Fiera del Rosario, sempre più lontana l'ipotesi di taglio del nastro per l'edizione 2020. Le rigide noimative riguardo a eventi di così ampia portata e afflusso non consentono di promuovere la manifestazione, con 100 mila presenze alla sola campionaria in area exPapa, 300 mila previste in città nei tre giorni del secondo fine settimana di ottobre quando tradizionalmente si svolge la grande sagra. E poi la festa della polenta e la fiera del fumetto, anche queste con migliaia di visitatori in questi ultimi anni.

La pro loco sandonatese ha annunciato che le principali sagre nelle frazioni hanno già ufficializzato la sospensione degli appuntamenti per quest'estate. Da qui al prossimo autunno, la Fiera del Rosario compresa, un business da 7 milioni di euro per tutto il territorio sandonatese e jesolano e il vasto mondo produttivo. L'onorevole Sara Moretto (Italia Viva) è intervenuta proprio sulla delicata questione delle fiere che vanno sostenute. «In un momento così delicato ogni risorsa», spiega la deputata, «ogni fondo a disposizione deve essere immediatamente sbloccato per garantire l'erogazione di risorse vitali alla sopravvivenza della nostra economia. Penso, tra le altre cose, al "Fondo per la promozione integrata". Si tratta di soldi che sarebbero immediatamente fruibili e che darebbero respiro al mondo produttivo e in particolare al mondo delle fiere che rappresentano un asset strategico per l'economia italiana e di promozione del made in Italy».

La capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive della Camera ha così rotto il ghiaccio su un argomento che interessa da vicino il Veneto orientale. «Si risolvano al più presto», aggiunge, «le questioni tecniche che impediscono l'erogazione dei 70 milioni destinati dal Decreto di riparto del "Fondo per la promozione integrata" come previsto dal Cura Italia e il Mef sblocchi al più presto il cosiddetto decreto intra-UE, che ha già ottenuto l'approvazione del Mise e che prevede l'estensione ai paesi dell'Unione Europea di tutti gli interventi finanziabili dal Fondo 394, fino ad oggi limitati ai soli mercati extra-UE».