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Moretto, Autonomia: "Per noi la riforma non è merce di scambio"

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di A. Pe., il Gazzettino, 18 dicembre 2019

La veneziana Sara Moretto è l'unica deputata veneta di Italia Viva. «L'autonomia è un processo che non deve fermarsi. E nemmeno rallentare», scriveva tre mesi fa l'allora esponente del Partito Democratico, all'indomani del primo incontro fra il ministro Francesco Boccia e il governatore Luca Zaia, in una nota condivisa con la senatrice vicentina Daniela Sbrollini, a sua volta passata nel frattempo dal Pd a lv. Ma stando alle cronache parlamentari, ieri notte i loro referenti Ettore Rosato e Maria Elena Boschi hanno posto il veto sulla riforma, perlomeno adesso.

È così?
«No, la situazione non sta in questi termini. Italia Viva pone estrema attenzione alla questione dell'autonomia, che ritiene molto seria e sulla quale non ha una contrarietà ideale. Ma se si intraprende la strada dell'autonomia, ci deve essere una prospettiva di lavoro: se si approva la legge-quadro, serve una stabilità e continuità del Governo per portare a termine una questione così delicata».

Che garanzie chiedete?
«Ancora prima di lunedì sera, a Boccia avevamo formulato dei rilievi di natura tecnica. Non è vero che non siamo voluti entrare nel merito, non è vero che trattiamo l'autonomia come merce di scambio. È bene che tutti sappiano che con il Governo giallorosso è stato fatto un passo in avanti, ma dev'essere altrettanto chiaro che la legge-quadro non trasferisce alcuna funzione: è solo una cornice, è solo l'inizio del percorso. In ogni caso a noi risulta che dubbi e perplessità siano in diversi partiti della maggioranza».

Quali sono i vostri?
«Abbiamo presentato diverse istanze di chiarimento o modifica. Per esempio chiediamo di inserire la capacità fiscale delle Regioni tra i criteri per dare loro le funzioni. Oppure rileviamo la contraddizione nel parlare di Livelli essenziali delle prestazioni a risorse invariate. O, ancora, siamo notevolmente perplessi rispetto al fatto che si vogliano costituire ulteriori strutture e assumere nuovi funzionari per studiare Lep e fabbisogni standard, quando abbiamo commissioni tecniche e la società Sose che da anni lavorano su questi argomenti. Insomma, noi crediamo che sia giusto fare presto, come dice Boccia, ma anche fare bene».