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Minacce sui social, lettera di scuse a Marco Di Maio

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La notizia pubblicata da "il Resto del Carlino",3 maggio 2022.

Nell'agosto 2020, dopo un'iniziativa politica del parlamentare forlivese Marco Di Maio, gli aveva mandato un messaggio su Instagram dal toni inequivocabili. «Prima o poi ti faranno fuori. Chiedi la scorta». Adesso è arrivata la lettera di scusa, che lui stesso ha voluto rendere pubblica.

«Il sottoscritto — scrive a Marco Di Maio l'autore delle minacce — è imputato nel procedimento penale per aver rivolto nei suoi confronti tramite i social frasi di inqualificabile violenza. Commentando una sua normalissima attività politica, io, che peraltro risiedo in una città diversa e lontana, mi sono espresso con la vergognosa frase, resa con toni estremamente violenti, "Prima o poi ti faranno fuori. Chiedi la scorta". Il significato di tale frase è evidente e certamente non posso che essere dispiaciuto di questo mio errore. Oggi, riflettendoci, sono dispiaciuto, riconosco di aver sbagliato anche perché il mio comportamento non può che fornire un esempio negativo inducendo a ritenere legittime condotte che tali non sono. Consapevole di tutto questo, voglio porgerle le mie più sincere e sentite scuse per le frasi rivolte nei suoi confronti. Mi preme sottolineare come queste affermazioni sono state formulate in un particolare momento di stress emotivo e psicologico, che certamente non le giustificano. Devono però essere valutate, come detto, tutte le conseguenze che parole quali quelle da me espresse possono avere, soprattutto tenendo conto del mezzo utilizzato il quale consente a più persone e sconosciuti di poterle leggere con rischi che non sono preventivabili. Anche per tale ragione le chiedo di rendere pubblica la mia lettera di scuse: se la mia lettera potesse servire affinché anche una sola persona capisse o si rendesse conto dell'importanza di un uso corretto delle parole e del valore di un confronto civile anche sui social, evitando il mio stesso errore, avremmo sicuramente raggiunto un importante risultato».

Questo il commento del parlamentare Iv:

Marco Di Maio, deputato di Italia Viva: la persona che l’ha minacciata su Instagram si dice pentita. Come commenta questo cambio di rotta?
"Premetto che, d’accordo con la persona coinvolta in questo fatto, ho voluto rendere pubblica la sua lettera di scuse. In passato ho fatto la stessa cosa anche relativamente ad alcune delle denunce che ho presentato per casi simili. Ritengo che la battaglia della violenza in rete vada combattuta anche così".

Come si può scrivere una cosa del genere e poi cambiare idea? C’è superficialità o cos’altro?
"Deve passare il concetto che ciò che una persona scrive in rete è come se lo dicesse fuori dalla rete. Con queste azioni, lo sottolineo, vorrei dire a tutti che denunciare è importante".

La persona che le suggeriva di prendersi una scorta è di Brindisi: come è arrivato a lei?
"Non ci conosciamo. Credo sia arrivato a me attraverso i social network. Vedendo che sono di Italia Viva, ha scritto quello che avete visto".

Vi siete parlati direttamente?
"No, mai".

Lei, come diceva prima, non è nuovo a vicende di questo genere.
"Un’altra denuncia per un commento scritto su un sito si è chiusa con una condanna a nove mesi: era una minaccia nei miei confronti. Altre 5‐6 vicende sono ancora in piedi. Nel caso di cui parliamo ora, la denuncia farà il suo seguito per quanto riguarda la giustizia penale, anche perché per legge non potrei nemmeno ritirarla. Dopo la lettera di scuse, mi sono impegnato a non procedere dal punto di vista civile nei confronti della persona che scrisse quelle parole su Instagram".