L'intervento dei consiglieri regionali di Italia Viva.
"Dopo innumerevoli sollecitazioni l’Assessore Viale è costretta ad ammettere che i dati sul numero dei decessi erano inesatti per difetto. Il numero reale è molto superiore a quello dichiarato nelle settimane passate, mentre la giunta impegnava tempo a spendere parole sull’ottimo operato della sanità Ligure. L’operato è stato invece fallimentare e oggi gli errori commessi, che abbiamo più volte dichiarato, vengono a galla a suon di numeri".
"Addirittura la stessa Viale parla di un picco di ripresa dell’epidemia proprio in Liguria e invita alla prudenza. Allora delle due l’una: Toti ha affrettato le riaperture senza consultarla? O state giocando al Gatto e la Volpe sulla salute dei cittadini liguri? Noi speriamo in una ripresa al più presto delle attività per tutte le categorie che ancora ad oggi non rientrano nelle aperture previste dal decreto, che hanno bisogno di aiuto e sostegno economico immediato".
"Ma per noi riprendere vuol dire avere chiaro che devono essere messe in campo strategie nette per consentire ai lavoratori di agire in sicurezza. La prima cosa che la regione avrebbe dovuto fare prima di accelerare sul governo era somministrare il test ai lavoratori, a partire proprio da quelli che hanno già fatto riaprire lunedì. Bisogna garantire il riavvio delle attività dei cittadini che devono lavorare per sopravvivere, ma gli stessi cittadini e lavoratori devono sentirsi tutelati dalla sanità regionale con linee guida chiare e soprattutto trasparenti".
Così, in una nota, i consiglieri regionali liguri di Italia Viva, Juri Michelucci e Valter Ferrando.