Il "Discorso su Milano" di Matteo Renzi, al Teatro Parenti, 6 settembre 2022.
"Le città hanno un'anima. Non sono un'ammasso di pietre, hanno un cuore. Sono espressione di una comunità, hanno un respiro vivente": è questo il leit motiv del "Discorso su Milano", una serata al Teatro Parenti, nel capoluogo lombardo, che ha visto protagonista Matteo Renzi e che ha avuto un ospite d'eccezione: il sindaco Beppe Sala, che ha introdotto i lavori.
Una serata che ha davvero dato testimonianza di quel "respiro" collettivo di cui Renzi ha parlato nei suoi #60secondi, introducento l'appuntamento: per accogliere i numerosissimi presenti, intervenuti al Teatro Parenti, sono state necessarie più sale, in collegamento video.
Milano, insomma, ha accolto con calore le riflessioni di Renzi. Milano che, nelle parole del fondatore di Iv, è una città che, nel tempo dell'immobilismo, "insegna come bisogna muoversi ed essere all'avanguardia, è dinamica. Milano è una città che produce, che innova e che accoglie. Milano è una città che educa a guardare in alto".
Renzi si ispira ai grandi sindaci del passato ma anche alla sua esperienza da sindaco di Firenze, per le sue considerazioni. Ma lo sguardo è rivolto al futuro e spazia ai temi dell'attualità. "Milano è la capitale economica del Paese, certo, ma lo è anche del Terzo Settore, del volontariato, della moda, del design. Ha molto da offrire ai suoi abitanti, ma anche al resto del Paese: innanzitutto, l'idea che non si debba mollare mai, come è accaduto con Expo 2015".
Dunque, si parla di Milano, ma si parla anche di Italia. Ad esempio, parlando di lavoro, Renzi ha sottolineato che "Milano può essere la città dove lavorare su un modello diverso di lavoro. Che il capitalismo vada riformato è un dato di fatto e Milano può guidare questo processo, perché è anche la capitale del terzo settore".
Non solo, anche in tema giustizia, Milano è un faro cui guardare. "Milano è una città che educa alla giustizia. Io ho sofferto Tangentopoli. Milano ha qualcosa da farsi perdonare su quella pagina, Montanelli diceva che l'abdicazione del giornalismo è stata infame e inaccettabile. Il giustizialismo non ha più casa in Italia, è finito perché non doveva neanche nascere. Milano ci educa al garantismo. Faccio l'appello ai quei 7 milioni e mezzo di italiani che hanno votato sì al referendum sulla giustizia di dar seguito a quel voto", ha detto Renzi.
Non solo: Milano è uno dei luoghi in cui il Terzo Polo può conseguire risultati sorprendenti: lo stesso sindaco Beppe Sala ha parlato di "riformismo che non può essere una promessa", giacché "Milano è la città della riforma". "Sono convinto - ha aggiunto Renzi, in conclusione - che i risultati politici del 25 settembre saranno sorprendenti in positivo, perché penso che sia finito il tempo del populismo, che è la dittatura dell'istante, la sconfitta della fantasia e dell'autorevolezza".
Chi lo desidera può rivedere l'intervento di Matteo Renzi a questo indirizzo.