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Maria Elena Boschi: "Alleanze sulle idee o meglio autonomi"

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L'intervista di Mario Neri, pubblicata da "Il Tirreno", 31 maggio 2022

L'intervista Maria Elena Boschi conferma la «sintonia» con Calenda e sfida Letta «In Toscana dispiacerebbe vedere amici perdere per la mancanza dei nostri voti» non si sa ancora. Noi continueremo a fare di tutto perché non vinca la destra sovranista. E per opporci a chi ha mandato a casa Draghi mettendo a rischio i 200 miliardi del Pnrr, indebolendo il nostro paese in Europa e il fronte anti Putin. Senza Draghi saremo più deboli in ogni trattativa in Europa: dal tetto al costo del gas alle nuove regole del patto di stabilita. E il conto lo pagheranno famiglie e imprese. Alla incompetenza ed irresponsabilità, risponderemo come sempre con la competenza e la serietà, non rinunciando ai nostri valori».

Teme la competizione con Calenda?

«No. Calenda ha avuto molto da Renzi, dal molo di ministro a quello di ambasciatore. Ha fatto la scelta di percorrere una sua strada. Noi sappiamo di avere un consenso solido. A Roma lo abbiamo sostenuto lealmente e i candidati più vo tali in consiglio comunale sono stati i nostri di Italia Viva».

Con lui è impossibile un accordo?

«Siamo in sintonia con lui su tanti argomenti e per certi versi molti elettori nostri e di Azione se lo aspettano, quindi sarebbe più naturale il terzo polo al centro. Ma vedremo se ci saranno le condizioni per un accordo solido».

Siete mai stati tentati dall`ipotesi di stare nel campo del centro destra? Qualcuno vi ha chiesto «venite con noi»?

«Mai stati tentati di allearci con la destra di Salvini e Meloni. Renzi ha evitato che Salvini prendesse i "pieni poteri" nel 2019 nei giorni del Papeete. Figuriamoci se vogliamo aiutare la Meloni ad andare a Chigi. Noi siamo ai poli opposti. Per noi l`Europa è la nostra casa».

In quale collegio si candiderà? Correrà in Toscana?

«Prima si sceglie come si mette in campo la squadra, poi, i moli in campo dei singoli giocatori».

In Toscana quale sarà il vostro cavallo di battaglia?

«In questi anni abbiamo sempre portato avanti un'idea di sviluppo della nostra regione. Dobbiamo aiutare le famiglie che non sanno come fronteggiare il caro vita, le nostre piccole e medie imprese schiacciate dal costo dell`energia, insistere sulla strada di un turismo di qualità».

Darete battaglia nei collegi? Schiererete anche Saccardi e Danti?

«Decideremo insieme come sempre. Certo, dispiacerebbe se, in alcuni collegi, amici che si candidano in altri partiti restassero fuori a causa dei voti decisivi di Italia Viva, ma purtroppo fa parte della politica. Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà. Noi abbiamo mantenuto un atteggiamento aperto e dialogante».

Siete stati comprensibilmente molto duri col M5S per la caduta di Draghi. Eppure, Renzi ha favorito il Conte 2 e poi la sua caduta per far arrivare al governo l'ex presidente Bce. Non le sembra che questa sia stata la legislatura degli opportunismi?

«Noi abbiamo salvato il Paese nel 2019 quando Salvini chiedeva pieni poteri e Zingaretti era pronto ad andare incontro ad una sconfitta elettorale certa, regalando il Paese alla destra sovranista. E abbiamo evitato che l'Italia crollasse sotto il peso del Covid e della crisi economica per l'incapacità di Conte. Portando Draghi a Chigi abbiamo scongiurato un disastro, salvando il Pnrr. Finché non passerà la nostra riforma per il sindaco d'Italia e daremo la parola ai cittadini, ogni governo si giocherà per forza su accordi in Parlamento».

Che cosa farà se non dovesse essere rieletta?

«Ho avuto molto dalla mia esperienza in politica e sono grata per questo. Dal giorno dopo avrei comunque un bellissimo lavoro come avvocato, ma chiaramente poter servire le istituzioni resta l'onore più alto».