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Marche, Regionali, Rosato: "Sostegno alla candidatura di Mangialardi, con Campanile a Senigallia"

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Intervista di Alfredo Quarta, "il Resto del Carlino", 19 giugno 2020.

È stato il partito che più di ogni altro ha dato del filo da torcere al Pd, e più in generale all'intero centrosinistra, prima di dare il suo assenso a un accordo che di fatto ricom patta tutte le forze intorno al nome di Maurizio Mangialardi. E a spiegare il nuovo scenario è il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato.

Onorevole, come si è arrivati all'intesa con il Pd?
«Mi perdoni, nessun accordo con il Pd, ma una convinta adesione alla candidatura di Mangialardi, una amministratore di spessore con il quale intendiamo procedere alla ricostruzione economica delle Marche: sia quella post covid che quella del terremoto».

Quali i punti salienti sui quali vi siete ritrovati?
«La necessità di procedere con un lavoro serio per sbloccare i ritardi accumulati sul fronte del terremoto, poi la sanità dove è necessario prevedere dei forti investimenti in particolare sulla rete territoriale che è il supporto fondamentale per i cittadini. Altro punto cruciale la necessità che la Regione si faccia carico di essere in prima fila per il sostegno alle piccole e medie imprese e al turismo che da soli non riesco ad andare avanti».

Come pensate di sostenere il turismo?
«È il settore che soffre di più dopo la pandemia, basta pensare che ha già perso il 50% del fatturato. Bisogna mettere in campo misure efficaci per le quali stiamo lavorando a livello di Governo e che saranno pronte entro fine mese».

Rosato, si lavora per sostenere i vari settori economici in crisi, ma cosa pensa degli Stati Generali voluti dal premier e in corso in questi giorni?
«Saranno utili se alla fine usciranno fuori tre-quattro decreti che portino misure concrete e veloci».

In particolare?
«Mi riferisco allo sblocco di decine di cantieri già finanziati in tutto il Paese, oppure alla semplificazione sul fronte burocratico per le imprese e la cassa integrazione e ancora sull'istruzione in particolare per la ripartenza a settembre. II Paese vive un dramma e bisogna trovare risposte veloci e concrete. Siamo davanti alla più grande crisi che la Repubblica si è mai trovata davanti».

Restiamo sul fronte economico. Confindustria ha fortemente criticato il Governo con il neo presidente Bonomi, ma anche nelle Marche gli industriali si sono scagliati contro la Regione. Cosa sta accadendo?
«Bonomi dice cose che come Italia Viva condividiamo, ci sono dei ritardi ed è innegabile. Detto questo, però, non è il momento dei litigi, è importante fare squadra. Inutile inasprire lo scontro. E comunque sul fronte economico in questo momento non sono le grandi aziende a essere in difficoltà ma le piccole e medie imprese».

Torniamo alle elezioni regionali: Italia Viva avrà una sua lista nelle Marche?
«Certo, si lavora per liste forti e competitive che abbiano personalità in grado di portare voti al centrosinistra».

Lei dice che con il Pd non avete avuto dialogo, fatto sta che alla fine l'accordo anche con loro l'avete fatto. Ora cosa vi aspettate?
«Le ribadisco che con loro abbiamo parlato molto poco. Detto questo mi auguro che davanti a un centrosinistra compatto per le regionali si possa avere una situazione simile anche in altre situazione come ad esempio a Senigallia. C'è un candidato forte che risponde al nome di Campanile (uscito dal Pd e ora con Italia Viva, ndr) e mi aspetto che il Pd faccia quello che abbiamo fatto noi per le regionali in modo da trovare un'auspicata compatezza».