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Marattin, Reddito di Cittadinanza: "Ora chiarezza su dati della povertà"

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L'interrogazione, presentata dal nostro parlamentare, alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo.

"La riduzione della povertà assoluta è una cosa seria e non possiamo permetterci di sparare numeri a caso, come invece sembra aver fatto il presidente dell'Inps. Il ministro del Lavoro faccia chiarezza e dica se è in grado di fornire una propria stima relativa all'impatto del reddito di cittadinanza sulla povertà assoluta". Lo chiede Luigi Marattin, vicepresidente dei deputati di Italia Viva, in una interrogazione alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

"All'inizio di dicembre, Pasquale Tridico ha dichiarato che l'Inps disporrebbe di una valutazione dell'impatto del reddito di cittadinanza sulla povertà e che, dopo i primi sei mesi dall'introduzione della misura, vi sarebbe stata una riduzione dell'intensità della povertà di circa l'8% e di circa il 60% del tasso di povertà assoluta. Ma i dati del centro studi Inps sul reddito di cittadinanza effettivamente presentati alla Commissione europea a novembre - spiega Marattin - non presentano la menzione della riduzione della povertà assoluta pari al 60%".

"Inoltre - prosegue Marattin - nell'ultima rilevazione disponibile del 2018, l'Istat ha stimato circa 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta, per un totale di 5 milioni di individui, ma il numero di percettori di reddito di cittadinanza è di poco inferiore a 2,3 milioni, ovvero solo il 45% circa del numero di poveri assoluti stimato dall'Istituto statistico nazionale. Infatti, come segnalato da Banca d'Italia, la platea dei potenziali percettori della misura coincide solo in parte con i poveri assoluti".

"I dati del presidente dell'Inps sono incoerenti e appaiono più come propaganda che come descrizione della realtà. Poiché in democrazia non si scherza né con i dati né con la povertà, è necessario che la ministra faccia chiarezza", conclude Marattin.