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Marattin: "Il peso fiscale non va redistribuito ma ridotto"

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Estratto dell'intervista di Gianni Trovati, "il Sole 24 Ore", 2 luglio 2021.

«La pressione fiscale va spostata dai fattori produttivi, ma una mera redistribuzione sarebbe un'occasione persa perché il peso delle tasse va ridotto». Il presidente della commissione Finanze della Camera Luigi Marattin (Iv) ha appena condotto in porto insieme al suo collega del Senato Luciano D'Alfonso la proposta parlamentare sulla riforma fiscale. E risponde così a chi obietta una certa indeterminatezza sulle coperture.

Che significato ha l'accordo per il Parlamento?
Secondo me duplice. Da un lato, i partiti hanno dimostrato che nella politica italiana non deve necessariamente dominare la cultura dello slogan, della superficialità, della contrapposizione a priori; se vuole, la politica può essere una cosa seria, in cui si studia, si riflette e si decide. Dall`altro ha dato un primo segnale - da rafforzare - che il Parlamento, quando dimostra di essere all'altezza, può non essere solo un luogo dove si ratificano decisioni prese altrove.

Addio all'Irap, tagli Irpef, Iri. Non si rischia il classico libro dei sogni?
Il documento non è un collage di proposte eterogenee, ma un programma coerente che parte dal definire chiaramente obiettivi della riforma (crescita e semplificazione) e le caratteristiche strutturali del nuovo sistema (base imponibile e unità impositiva), per poi passare alle proposte concrete che devono attuare gli obiettivi enunciati.

Dove si trovano le risorse?
A bilancio ci sono già 2 miliardi, certo non sufficienti. Vedremo innanzitutto se un'evoluzione più positiva del quadro macro economico renderà possibile l'emergere di nuove risorse. Poi bisognerà evitare di avvitarsi in un derby tra due posizioni secondo me ugualmente sbagliate: quella di chi pensa che la riforma debba avvenire a pressione fiscale costante, e chi pensa che debba essere fatta interamente in deficit. Nel documento siamo molto chiari: il peso fiscale va spostato dai fattori produttivi, i motori della crescita.

Ma questo obiettivo va compensato con aumenti a carico di altre platee?
Il peso fiscale deve spostarsi da ciò che fa crescita e sostenibilità a ciò che non fa né l`uno né l`altro. Ma indichiamo chiaramente l'obiettivo di riduzione della pressione fiscale, se necessario anche con un sentiero meno brusco di rientro dal deficit, seppur nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica.

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "il Sole 24 Ore".