Estratto dell'intervento di Luigi Marattin pubblicato da "il Foglio", 14 luglio 2022.
Nel cantiere di quello-che-ormai-non-si-riesce-più-a-evitare-venga-chiamato “Grande Centro” (ma che per il sottoscritto dovrebbe essere il Partito Liberal-Democratico) sembrano al momento due gli esiti più probabili.
Il primo è che i prossimi mesi vedano ognuno degli aspiranti-leader assumersi l’onere e l’onore di convocare la Grande e Unica Convention Fondativa in cui dare avvio al processo.
Il secondo esito è il “modello Spa”, e presuppone l’arrivo dell’amministratore delegato, per gli amici Papa Straniero. Una persona che abbia tre caratteristiche: non stia sulle scatole a nessuno dei soci, abbia un’immagine pubblica nuova e apprezzata, e soprattutto non abbia troppe vere velleità politiche. La terza condizione è quella più difficile da trovare.
Credo sia evidente che nessuno dei sopra citati esiti pare desiderabile per chi scrive. Il primo perché rappresenterebbe un’esternalità negativa per tutti. E il secondo perché una nuova offerta politica non è una Spa. Qual è l’alternativa? Quella meno probabile. Ma, come spesso accade, forse quella migliore. Invece di comprarsi una quota di una società finta, dedichiamoci a costruire insieme la ragione sociale di una cooperativa nuova.
Chi lo desidera può leggere l'intervento completo a questo indirizzo.