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Marattin: "Meglio intervenire sull'Irpef per ridurre il peso a chi lavora"

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Estratto dell'intervista di Lorenzo Salvia, "Corriere della Sera", 24 giugno 2020.

Luigi Marattin, Italia Viva, abbassare l'Iva ha senso oppure no?
«Abbassare le tasse, in Italia, ha sempre senso. Ma la domanda giusta è: date le risorse scarse e la situazione, è quella la prima tassa da abbassare? Per noi la priorità è ridurre la tassazione sul lavoro, sia dipendente che autonomo».

Ma è possibile un intervento subito ma temporaneo, che tagli l'Iva solo nella seconda parte del 2020?
«Al momento le risorse disponibili per il 2020 sono pari a 800 milioni di euro e li stiamo spendendo nella conversione del decreto Rilancio. Per fare altro, serve uno scostamento di bilancio. Ma nessuno ha ancora proposto di inserire una decina di miliardi di significativo taglio Iva».

Allora, se non l'Iva, meglio tagliare l'Irpef, l'imposta sul reddito, o le tasse sul lavoro?
«L'Irpef è vecchia, piena di buchi, iniqua, complicata, troppo progressiva là dove non dovrebbe esserlo, cioè ai livelli di reddito medio-bassi. Noi abbiamo una proposta per rifarla daccapo, per creare un sistema di tassazione sul reddito nuovo, più leggero e immensamente più semplice. Solo riducendo le tasse su chi lavora e produce l'Italia può mettersi a correre».

Chi lo desidera, può leggere l'intervista completa sul "Corriere della Sera".