Luigi Marattin intervistato da Andrea Ducci per il Corriere della Sera
La premier Meloni indica la ratifica del Mes come parte di un pacchetto da discutere in sede Ue. È una strada corretta?
«No. A sentire il suo discorso, prima di ratificare il Mes dovremmo aspettare la conclusione di tutti i principali dossier della Ue da qui al 2050. Si tratta constata Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva - solo di un ultimo disperato tentativo di buttare la palla in tribuna».
Perché non la convince?
«Nella Ue scambi e trattative sono normali. Ma su temi su cui costruire grandi alleanze tra Stati membri: ad esempio, fossimo noi al governo ci faremmo promotori di un grande scambio tra regole fiscali e allargamento della capacità di bilancio europeo. O tra politiche ambientali e completamento di unione bancaria e unione del mercato dei capitali. Ma non si fanno trattative su temi, come questo, su cui in Europa non ci dà ragione neanche l`ultimo dei blogger complottisti».
Alla fine cosa si aspetta che capiti sul Mes?
«Lo ratificheranno. Stanno cercando un modo per-non perdere la faccia rispetto alla menzognera narrazione che hanno fatto per anni sul Mes. Perché per ì populisti la politica non è "cambiare lo stato presente delle cose". Bensì aizzare la rabbia della gente contro un fantomatico nemico, meglio se straniero, a cui addossare le colpe che invece sono solo del nostro modo malato di conquistare ìl consenso senza poi avere la minima idea di cosa fame»