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L'intervista: Luigi Marattin, l'uomo dei conti di Italia Viva

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L'intervista: Luigi Marattin, l'uomo dei conti di Italia Viva.
I renziani si mettono di traverso «Niente tasse, la casa ha già dato»

di Antonella Coppari, da QN/Giorno/Carlino/Nazione, 2 ottobre 2019

 

Chi deve curarsi e chi ha casa può stare tranquillo. Nessuno verrà a chiedergli più soldi: se ci provassero, dovrebbero fare i conti con i renziani. Lo garantisce Luigi Marattin, reduce dalla battaglia che ha prodotto la scomparsa dell`aumento dell`Iva dalla nota di aggiornamento del Def.

«Non è una gara a chi è più bravo - spiega - non è così che vogliamo stare in questa maggioranza. Ci siamo opposti 
all`aumento delle tasse non per "cercare visibilità", come ci ha detto qualcuno, ma perché siamo convinti che fosse una scelta sbagliata per l`economia italiana».

Manca qualche miliardo 
all`appello: è ancora possibile qualche forma di rimodulazione dell'Iva?
«No, siamo contrari ad ogni "rimodulazione" che aumenti il gettito complessivo Iva. I 5 miliardi 
che servono per la quadratura del cerchio li troveremo nei 20 giorni che mancano alla presen-tazione della manovra insieme alle altre forze di maggioranza, lavorando - spero - con serietà e serenità e senza bisogno di fare inutili polemiche».

E dove li cercate quei miliardi?
«La riunione di maggioranza l`altra notte si è conclusa con l`accordo a lavorare insieme sulle tabelle e i numeri, avendo piena contezza delle risorse disponibili».

Ecco, le certezze: il viceministro Misiani prima ha parlato di riforma del catasto, poi ha detto che non ci sarà.
«Io commento le carte, non le dichiarazioni. Che il catasto italiano abbia bisogno di aggiornarsi è fuor di dubbio, ma questo non può che avvenire - a nostro giudizio - a parità di pressione fiscale. Il settore degli immobili non ha bisogno di nuove patrimoniali, dal 2011 al 2019 ha già pagato un tributo di 8 miliardi di tasse in più ogni anno. Direi che sono pure troppe».

Della "nuova" sanità a cui punta il ministro Speranza che pensa? C'è il rischio, di 
una stangata sui ceti medi e medio alti?
«Non conosco questo presunto progetto di Roberto ma - invece la sua battaglia contro i superticket e le sperequazioni territoriali sulle prestazioni sanitarie è giusta. A maggior ragione non saremo mai favorevoli ad aumentare i costi per nessuno. Per quanto ci riguarda la rivoluzione della sanità riguarda l'applicazione piena dei costi standard per gli acquisti di materiali sanitari. Questa sarà la nostra battaglia». 

Sull'Iva hanno alzato barricate pure i grillini: perché gli strali si sono concentrati su Renzi?
«Renzi dà fastidio a certa sinistra e a certi ambienti conservatori. E così da quando, 10 anni fa, si candidò 
alle primarie per il sindaco di Firenze, e gli cambiarono le regole una settimana prima del voto per cercare di fregarlo. Ma non gli è mai riuscito e - qualora fosse ancora questo l`obiettivo - non gli riuscirebbe neanche stavolta».