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Marattin: "La cessione dei crediti edilizi: le vere colpe e la nostra proposta"

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Un po’ di chiarezza, in 10 domande e risposte.

 

 

 

1) Che succede?



Il M5S sta tenendo bloccata la conversione in legge del Decreto “Aiuti-Bis” in Senato (che contiene 17 miliardi di euro di aiuti a imprese e famiglie contro il caro energia) in forza di un ricatto: “o approvate la nostra norma sul Superbonus o non vi facciamo approvare il Decreto. Ma se cercano un colpevole del problema da loro sollevato, i M5S devono semplicemente cercare uno specchio.

2. Di cosa parliamo, del bonus 110%?



No. Il bonus 110 proseguirà con le scadenze già previste

3. E di cosa parliamo allora?

Della possibilità, concessa nel maggio 2020, di vendere ad un soggetto terzo il credito fiscale relativo ai bonus edilizi esistenti: 110% (Superbonus), ma anche e soprattutto il 50% (bonus ristrutturazione) il 90% (bonus facciate) ecc. Invece di scalarlo dalle tasse che ogni anno si versano allo Stato, quindi, lo si può vendere.

4. Perchè questa possibilità?



Perché potrei avere un credito edilizio di 100 euro, ma pagarne solo 90 di tasse. E quindi non godere del beneficio fiscale. La possibilità di vedere quei 100 euro, allora, diviene l’unico modo di incamerare quel beneficio, oltre che comunque il più veloce. A quel punto sarà la persona a quei ho venduto il credito a scalarlo dalle sue tasse. A meno che...

5) A meno che... cosa?



A meno che anche lui non decida a sua volta di vendere quel credito.

6. E da dove nasce il problema?

Dal fatto che all’inizio si è permessa una circolazione illimitata e senza controllo di questi crediti: una catena di Sant’Antonio senza obblighi di controllo che - accanto alla maggioranza di onesti - ha lasciato campo libero a truffatori e veri e propri sistemi criminali, che fino ad oggi hanno sottratto alle tasche pubbliche circa 5 miliardi di euro.

7) E chi ha voluto questa circolazione illimitata e incontrollata?



Questa misura fu PRETESA dal Movimento Cinque Stelle nel maggio 2020. Essi infatti credevano che potesse diventare una sorta di “moneta fiscale”, vale a dire una delirante idea tipica di chi non ha la minima cognizione di come funziona l’economia.

8 ) E poi che è successo?



Nel novembre 2021 avvenne una inevitabile stretta (necessaria, dopo aver lasciato campo libero alle frodi). Da allora molti di noi sono stati impegnati a conciliare la sacrosanta esistenza di evitare altre frodi con quella - altrettanto sacrosanta - di non danneggiare le migliaia di aziende oneste che hanno già svolto i lavori edilizi e ora si trovano con crediti la cui liquidità è compromessa. Gli interventi sono stati molti (la quarta cessione, l’allargamento dei crediti cedibili, l’allargamento della platea a cui possono essere ceduti) ma purtroppo non sembrano ancora sufficienti.

9. E quindi?



E quindi proponiamo di intervenire, subito, con una norma che limiti la responsabilità dell’acquirente del credito ai soli casi in cui egli non ha seguito le procedure o gli obblighi di legge; liberando quindi da ogni responsabilità chi è stato inconsapevolmente coinvolto nella circolazione di questi crediti.

10) Questa soluzione è il mondo ideale?

No, niente affatto. Sarebbe stato meglio non arrivare a questo punto. Ma se ci siamo arrivati la responsabilità è solo di chi ha ancora una volta fatto scempio di competenze e conoscenze, e seguendo una slogan ha inflitto un danno enorme alla vita pubblica italiana.

Ma non temete: è stata, se il 25 settembre lo decideremo insieme, l’ultima volta.