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Marattin a Biella: "Basta con la politica diventata commedia"

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La notizia pubblicata da "la Stampa - Biella", 13 settembre 2022.

«Sono trent'anni, da quando con la caduta del Muro di Berlino la società ha iniziato a cambiare, che la politica ha perso autorevolezza, esprimendo soltanto il riflesso di un mondo che non c'è più». Luigi Marattin, deputato di punta del Terzo Polo, professore universitario, consigliere economico di Renzi, ha esordito ieri mattina alla presentazione dei candidati di Azione e Italia viva: oltre allo stesso economista nel proporzionale, i biellesi Teresa Barresi e Vittorio Barazzotto (negli uninominali alla Camera rispettivamente del collegio di Biella e di quello di Novara) a cui si è aggiunto Roberto Faggiano di Borgomanero (uninominale al Senato).

A seguire l'inizio ufficiale della campagna elettorale quello che è il nucleo fondante del Terzo Polo biellese, raccolto intorno a Gianluca Susta che di Azione è anche segretario regionale, un pubblico numeroso e affascinato dall'eloquio di Marattin.

Che, ancor prima di addentrarsi nei temi che gli sono propri, fustiga la classe politica attuale, «che a un certo punto se ne è lavate le mani» limitandosi a cercare di «carpire il maggior consenso possibile, per poi andare al governo e non sapere cne cosa farci», producendo quindi una sorta di« corto circuito del consenso». Il Terzo Polo secondo Marattin sarebbe nato per «dire che la politica non deve ridursi a questo», dovrebbe invece «ascoltare e studiare cosa che invece i politici oggi non fanno».

Tra gli argomenti più citati dall'economista, docente all`Università di Bologna, per contestare i programmi del centro destra quello della Flat Tax. «Che dovrebbe avere un'aliquota unica, invece nella proposta della Lega, se la si legge, di aliquote se ne trovano 18. Se glielo fai notare ti dicono che non è vero, perché il dibattito oggi è tutta una commedia, una messa in scena». E poi «quando la destra era al governo le tasse non le ha abbassate, perché dovrebbe farlo adesso? Soltanto Renzi da presidente del consiglio ha ridotto la pressione fiscale del 2%». Ora invece, con la caduta del governo Draghi «stanno affossando l'unico progetto concreto di riforma del fisco».