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Mantova, pienone in sala per Italia Viva

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Successo per la presentazione in città del nostro progetto politico

Italia Viva si presenta ai mantovani e fa il pieno nella sala dell'hotel Casa Poli gremita oltre ogni aspettativa (oltre cento persone), come riportano le cronache locali de "la Gazzetta di Mantova". «Bisognava osare di più e affittare una sala più grande» hanno detto in molti guardando la fila di persone che non ha trovato posto e ha seguito da fuori la presentazione del nuovo partito da parte della ministra per la famiglia Elena Bonetti, del deputato Matteo Colaninno e di uno dei due coordinatori nazionali, Ettore Rosato.

Come spiega il quotidiano, mentre si raccolgono anche a Mantova numerose adesioni, sono quattro, per ora, i primi comitati del nostro partito: a Suzzara, Porto mantovano, Marcaria, Asola e Bozzolo. Sono i primi nuclei del nostro progetto, quelli dove si sta lavorando con entusiasmo «e con il sorriso, perché noi siamo il partito del sorriso - ha sottolineato Rosato - dove non si litigherà come si faceva, invece, nel Pd».

Insomma, spiega la Gazzetta, parte alla grande Italia Viva a Mantova se si considera che può contare sull'unico parlamentare che il Pd aveva in città, Matteo Colaninno, e su una ministra, Elena Bonetti.

Durante l'evento, Colaninno ha ricordato che Italia Viva nasce «nel momento in cui ci siamo trovati ad un bivio: o consegnare il paese a Salvini tramite le elezioni anticipate oppure cercare di fermarlo. Renzi ha dimostrato coraggio, capacità e forza di libertà, ha evitato di consegnare l'Italia ai sovranisti».

«Noi siamo un partito di idee e di azione senza ideologie - ha spiegato, inoltre, la ministra Bonetti - abbiamo il compito di liberare le energie che ci sono qui e nel paese. Per noi la famiglia è una risorsa comune, vanno sostenute e valorizzate con strumenti e opportunità. Nella legge di bilancio c'è questo».

Tanto entusiasmo, insomma, come ha sottolineato Ettore Rosato: «per noi si apre uno spazio politico ampio visto che è scomparso il centro destra ed è rimasta solo la destra. E lo spazio del futuro, non del centro, più complicato da conquistare perché per farlo serve parlare alla gente per i prossimi dieci anni». Italia Viva è pronta: «Il nostro non è il partito del leader - ha concluso Rosato - ma con il leader, un partito che saprà fare gioco di squadra e che andrà tra la gente, nei quartieri, capace di parlare alla testa delle persone e non alla loro pancia».