L'intervento pubblicato dalla "Gazzetta di Mantova", 24 febbraio 2021.
Sono uscite dall'incontro con l'amministratore delegato con in mano nessuna garanzia sul loro futuro e giusto qualche rassicurazione di cui non si fidano: all'indomani della notizia della deludente preofferta di Boglione, al grido di «non sulla nostra pelle» le lavoratrici della Corneliani tornano a farsi onda rossa. Riparte da qui e punta al Cda di domani quella mobilitazione sospesa solo il 4 febbraio dopo quarantacinque giorni di battaglia al gelo del presidio per conquistare la continuità produttiva.
Intanto è per oggi alle 15 la call convocata con tutti i parlamentari mantovani - fra i quali Matteo Colaninno di Italia Viva - dal sindaco Mattia Palazzi che continua le interlocuzioni con il ministro allo sviluppo economico Giorgetti e con la Regione Lombardia per trovare una soluzione.
«Se la notizia sulla proposta - dichiara Colaninno - dovesse essere ufficialmente confermata, in assenza di alternative, si andrebbe verso un pericoloso punto di non ritorno per l'azienda e soprattutto per i posti di lavoro. La ministra Bonetti e io già nella scorsa settimana, cogliendo le prime preoccupazioni, abbiamo immediatamente allertato il ministro Giorgetti che ha subito manifestato grande disponibilità e attenzione. Se BasicNet dovesse confermare le indiscrezioni circolate sulla sua proposta, in assenza di alternative, gli stabilimenti e l'occupazione a Mantova sarebbero gravemente a rischio. Trovo quindi doveroso assicurare al sindaco Palazzi unità di sforzi di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento per cercare ogni strada possibile per mantenere in vita l'azienda e i posti di lavoro mantovani».