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Magorno: "Italia Viva alle elezioni non farà da spettatore"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
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Intervista al Senatore di Italia Viva, di An. Ri., Gazzetta del Sud, 28 novembre 2019

Senatore Ernesto Magorno, Italia Viva non parteciperà alle elezioni. Quale sarà a questo punto la vostra di partecipazione alle Regionali?
«Non saremo presenti con una nostra lista, così come in altri territori chiamati al voto perché siamo alle prese ancora con la fase organizzativa di questo nuovo soggetto politico. Però daremo il nostro contributo e non saremo certo spettatori di questo passaggio fondamentale per la vita della Calabria. Ancora il quadro politico è molto incerto e confuso, noi però siamo già al lavoro su una piattaforma programmatica che possa dare impulso a un confronto serio e di merito sui problemi e le potenzialità della comunità calabrese».

A molti osservatori la scelta di tirarvi fuori dalla competizione elettorale pare dettata dal timore dì evitare brutte figure. Lei non era tra quelli che sosteneva la necessità di cimentarsi con le urne?
«Come già spiegato, Italia Viva è un soggetto politico appena nato, né le indicazioni per la Calabria sono diverse dall'Emilia o da altri comuni, ad esempio. che sono stati e saranno chiamati al voto. Nessuna mossa tattica, lo assicuro, per la qualità e la quantità delle attenzioni che sta ricevendo Italia Viva in Calabria saremmo nelle condizioni di andare ben oltre una lista».

Che caratteristiche dovrà possedere il vostro candidato alla presidenza della Regione?
«Crediamo che in questo momento alla Calabria serva una scossa vitale, un messaggio di innovazione e cambiamento soprattutto nella selezione delle classi dirigenti a tutti i livelli. A maggior ragione, questo ragionamento deve riguardare la figura dell'aspirante presidente della Regione. Sono perfettamente d'accordo con Ettore Rosato che nella visita in Calabria ha ben spiegato che per questa terra si debba aprire una nuova fase, di cui proprio il governatore Mario Oliverio si sarebbe dovuto fare carico, mettendosi da parte e diventando promotore di un progetto politico innovativo e inedito».

Lei esprime valutazioni su altri soggetti e partiti, ma Italia Viva sembra già attraversata da tensioni interne. I giovani sono in rivolta e reclamano più spazio. Eppure Renzi continua a sostenere che uno dei suoi principali errori commessi da segretario del Pd è stato quello di aver rottamato poco.
«Devo dire in verità che il clamore è stato più mediatico che non reale. In ogni caso, il desiderio di protagonismo delle nuove generazioni è un buon segno ed è vitale per ogni nuova comunità politica. Italia Viva si nutre di nuove e giovani energie, non a caso nelle diverse iniziative calabresi abbiamo assistito a ottimi interventi di volti nuovi non solo della politica ma anche dell'imprenditoria e del mondo della cultura e alla Leopolda tra gli interventi più acclamati ci sono stati quello del più giovane sindaco della Calabria, Alessandro Porco, e di un altro sindaco in gamba come Antonio Palermo. In ogni territorio, in questa fase iniziale, Iv si sta presentando attraverso i suoi parlamentari e i dirigenti nazionali come Stefania Covello che sta dando un contributo fondamentale per avviare nel migliore dei modi questa esperienza in Calabria. Lasciamo da parte le polemiche e lavoriamo tutti affinché il ricambio generazionale sia reale e non uno spot».

Le indagini della Procura dì Firenze tratteggiano un quadro non proprio edificante attorno al suo leader Matteo Renzi.
«Sulla vicenda che riguarda la Fondazione Open e sull'indagine in corso sono sicuro si farà piena luce. La Fondazione ha operato correttamente. Basta un solo dato di merito: il Governo Renzi è stato quello che ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti. La magistratura faccia tutte le verifiche del caso, ma dell'assoluta trasparenza dell'agire interno alla Fondazione sono convinto».