L'intervista di Antonio Ricchio, Gazzetta del Sud, 2 agosto 2022.
Alla costruzione di un'area alternativa al centrodestra a guida Meloni e al centrosinistra a trazione Pd credono molto i renziani di Italia Viva. Il Senatore Ernesto Magorno, fedelissimo dell'ex premier, declina in pochi punti la proposta politica messa in piedi dal suo partito.
"La diversità rispetto al Pd – per essere chiari – è soprattutto nel merito della futura agenda di Governo. Dall’ambiente, all’uso delle risorse energetiche, dalle grandi infrastrutture all’approccio economico: le diversità sono tante e ciò che – dopo la drammatica fine del Governo Draghi – va salvaguardata è proprio l’omogeneità dei programmi. No ad accozzaglie che renderebbe ingestibile la governabilità del Paese".
Magorno è pronto a scommettere sul fatto che il terzo polo lanciato da Renzi non finirà come le precedenti esperienze targate Fini e Monti
“E’ profondamente mutato il quadro storico: siamo immersi in un contesto di emergenze plurime e tutte di profonda gravità. Ragion per cui a vincere sarà la proposta più credibile e ponderata, che ad avviso di Matteo Renzi e di Italia viva non può che essere un nuovo Governo che mantenga una rinnovata e irrobustita leadership di Mario Draghi”.
Conquistare voti e recuperare credibilità non sarà semplice anche alla luce della riduzione del numero dei parlamentari.
“Siamo un partito che sa ritrovarsi attorno alle scelte cruciali, negli organismi dirigenti è già in corso una discussione stringente sulle candidature e sui profili. Il mio personale futuro, dunque, lo rimetto alle scelte collettive; ciò che è certo è che in Calabria il gruppo dirigente è molto articolato e arricchito da figure d’esperienza, amministratori, esponenti della società civile pronti ognuno a far la propria parte con autentica passione civica e al di là di candidature, listini bloccati, collegi. Mettiamo in campo in Calabria un patrimonio di competenze, ben consapevoli della delicata partita che il 25 settembre si giocherà nel nostro Paese”.