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Magorno: “I sindaci protagonisti delle Regionali”

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L'intervista pubblicata da “il Quotidiano del Sud”, 11 novembre 2020.

C'è grande confusione in Calabria. In una situazione strutturalmente debole come la nostra il Covid 19 sembra una miccia vicina a una polveriera. Ne abbiamo parlato con il senatore di Italia-Viva Ernesto Magorno.

Come giudica il modo in cui il Governo sta gestendo la pandemia?
“La gestione di un'emergenza sanitaria cosi acuta e diffusa sta mettendo alla prova tutti i Governi e rappresenta senza dubbio un enorme cimento, anche perché il quadro è in continua evoluzione e dagli sviluppi imprevedibili. Devo dire che l'Italia e il Governo si sono distinti nella prima fase per capacità d'intervento e coraggio, rappresentando a livello europeo un esempio. In questa delicata seconda ondata, ho l'impressione che la ricerca del consenso pesi sulla qualità degli interventi".

Su come stanno andandole cose in Calabria c'è da impazzire...
"In Calabria l'intera vicenda del commissariamento della sanità - dal caso Cotticelli alla successiva nomina di Zuccatelli - ha messo a nudo tante, troppe e colpevoli incapacità. Oggi il cittadino si sente più fragile di fronte a questo nemico insidioso e l'ultimo baluardo a cui si rimane aggrappati è quello delle amministrazioni di prossimità. Da sindaco posso dire che noi enti locali siamo stati lasciati a mani nude a far fronte a tutti i risvolti della pandemia: dalla gestione dei focolai, alle carenze del sistema sanitario alle drammatiche conseguenze economiche per i cittadini".

I cittadini stanno scendendo in piazza...
"Abbiamo assistito in più parti d'Italia a scene di violenza e devastazione, alimentate in molti casi da frange eversive e criminali. La nostra condanna è ferma. Altro tipo di valutazione, invece, merita il disagio vero che con tanta dignità e dolore ci viene mostrato in piazza dai ristoratori, dai piccoli operatori commerciali, dai negozianti di quartiere. È nostro dovere fornire delle risposte. Pezzi interi della nostra economia, soprattutto in un Sud endemicamente fragile, potrebbero scomparire e non possiamo e non dobbiamo permettercelo".

È preoccupato che in Calabria il disagio sociale si possa fondere con interessi oscuri?
"La Calabria ha un tasso di povertà e di sottosviluppo tra i più alti in Europa. È evidente che le misure restrittive qui abbiano un impatto molto più devastante che in Lombardia o Piemonte. E sappiamo bene che dove non arriva lo Stato, arrivano altre forze oscure e criminali. Bastano le parole del procuratore Nicola Gratteri a illuminarci sui rischi che la crisi economica potrebbe avere in termini di infiltrazioni dello organizzazione mafiose".

In Calabria a breve si vota, Iv sarà in campo?
"Siamo una presenza sempre più diffusa in Calabria: la rete degli amministratori sta crescendo e certo le imminenti regionali sono un appuntamento politico nel quale ci sentiamo coinvolti e al quale daremo un importante contributo. Ieri il Governo ha stabilito la finestra temporale entro cui si dovranno svolgere le elezioni. attendiamo ora le determinazioni della Regione. Alle regionali di settembre - dalla Campania alla Toscana - siamo stati interlocutori decisivi nelle vittorie del centrosinistra e anche in Calabria avremo un ruolo. Di una cosa siamo convinti, che le prossime regionali dovranno mettere al centro l'impegno dei sindaci e degli amministratori locali che sul campo in questi mesi hanno dimostrato di essere le uniche figure istituzionali in cui i cittadini ripongono la loro fiducia, sono l'unica forza di governo reale su cui la Calabria può contare e questo protagonismo deve realizzarsi alle regionali".

È possibile replicare l'alleanza di governo in Calabria?
"La domanda che ci dobbiamo porro è cosa vogliamo realizzare in Calabria. Quale processo di cambiamento ed emancipazione intendiamo realizzare. Su questo terreno dovremo misurare le nostre qualità di gruppi dirigenti e trovare convergenze fra tutte le forze politiche che appartengono all'alleanza di Governo e non solo. In Calabria - ribadisco - nessun progetto di cambiamento può prescindere da un coinvolgimento diretto dei sindaci".

Ma come pacificare il Pd?
"La mia esperienza nel Pd è stata intensa, a tratti anche dolorosa e sempre vissuta con la giusta tensione a mantenere salda una grande e puntiforme comunità politica: non rinnego nulla del mio passato so che dentro al Pd militano persone e dirigenti di grande qualità. Ora, il mio presente è Italia Viva, a fianco di Matteo Renzi, un leader straordinario di cui l'Italia non può fare a meno e che spesso stato giudicato con troppa severità e la nomina a Responsabile Nazionale degli Enti Locali rappresenta per me un ulteriore motivo per far crescere la nostra meravigliosa realtà. Certamente, il mio augurio è che il Pd soprattutto in Calabria mantenga una posizione di centralità nella vita politica".