L'intervento pubblicato da "Il Secolo XIX", 27 marzo 2022.
"Siamo due donne libere. E vogliamo confrontarci al di là delle etichette politiche e dei percorsi di ognuno, per trovare idee e proposte sulla Liguria". Raffaella Paita lo riassume così il senso dell'associazione che ha lanciato ieri con l'ex segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan e che si chiama "Liguria futura".
Un'associazione che sta già facendo parlare molto gli ambienti della politica ligure, anche se entrambe le protagoniste giurano che non ci sia alcun orizzonte elettorale per il progetto. Intorno al tavolo, insieme a loro, si è seduto un pezzo di mondo riformista, ma anche cattolico e burlandiano. Un mondo che alle prossime elezioni amministrative non ha ancora trovato una rappresentanza a Genova e alla Spezia.
Per Paita la Liguria soffre di una mancanza di peso nazionale "che invece le è proprio per l'industria, il porto e le competenze che esprime" e anche di poca coesione tra i territori. Sembra l'avvio di un lungo cammino per le prossime regionali ma l'orizzonte è molto lontano ed è difficile dire, oggi, cosa sarà questa "Liguria futura".
