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Lecco, Rusconi, dibattito de "la Primavera delle Idee": "Torniamo all'elezione diretta del Presidente della Provincia"

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L'intervento pubblicato dal "Giornale di Lecco", 10 maggio 2021.

«Torniamo all'elezione diretta del presidente della Provincia per ridare valore ai corpi intermedi e alla Lecchesità». Tra la «Primavera delle Idee» promossa da Italia Viva sboccia la proposta del sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi che chiede al partito di battersi per ritornare a prima della riforma Delrio, consentendo ai cittadini di scegliere direttamente il proprio presidente.

La richiesta è stata avanzata da Rusconi, coordinatore del partito per il lecchese, nel videoincontro provinciale che si è svolto giovedì sera alla presenza di una cinquantina di iscritti e del presidente nazionale Ettore Rosato. Si è trattato di una delle tappe della «Primavera delle idee», iniziativa di ascolto e confronto lanciata da Matteo Renzi durante la nell'Assemblea Nazionale del partito dello scorso mese.

E il tema messo sul piatto da Rusconi è di estrema attualità, visto che in autunno sindaci e consiglieri degli 84 Comuni saranno chiamati a leggere il nuovo presidente della Provincia. Anche se, naturalmente, una proposta del genere non si può concretizzare in quattro e quattr'otto: serve infatti un pronunciamento del Parlamento per superare la legge Delrio che nel 2014 ha rivisto profondamente ruolo e organizzazione delle Province, tra cui il declassamento a elezioni di secondo grado della selezione degli organi politici, portando ad attuazione i decreti e i disegni legge per il contenimento della spesa pubblica proposti dal Governo Monti tra il 2011 e il 2012.

«Di fatto abbiamo commesso un errore nel 2012, quando c'era l'idea che le province fossero il solito spreco di denaro pubblico, fossero amministrate male e fonte di investimenti errati - ha ribadito Rusconi all'indomani dell'incontro di Italia Viva. Invece erano degli ottimi corpi intermedi perché da Premana a Milano o da Lomagna a Milano, così come dai Comuni della Valcamonica a Milano, non è così semplice tenere i rapporti. A distanza di dieci anni vediamo che le province sono rimaste con quasi tutte le deleghe, ma hanno poche risorse e hanno dei presidenti che sono delegittimati dal voto popolare, perché eletti in secondo grado da sindaci e consiglieri comunali. Bisogna prendere atto che la riforma non ha funzionato, ogni tanto in politica occorre ammettere che si sono fatti degli errori, e quindi tornare all'elezione diretta. E ho chiesto che questa diventi una battaglia del partito».

Anche perché, oltre ad avere risvolti pratici nelle relazioni tra istituzioni e cittadini e nella risoluzione dei problemi locali, per Rusconi valorizzare i corpi intermedi significa anche valorizzare i territori. «La conseguenza di questa riforma è stata una delegittimazione dell`orgoglio di essere provincia che per noi si chiamava la Lecchesità - sottolinea il sindaco di Valmadrera - Per cui oggi abbiamo la Camera di Commercio a Como, l'Unione industriali a Bergamo, l'Ats a Monza e tutti ci spiegano che questa è la soluzione migliore... Mentre prima la nostra politica aveva caratteristiche ben precise, come quella di essere basata sui due poli di Lecco e della Brianza Meratese».