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Lavoro, Faraone: "Tagliare le tasse e separare le politiche attive dall'assistenza"

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Estratto della lettera pubblicata da "il Foglio", 17 novembre 2021.

Al Direttore.
Novembre 2021 è il mese in cui in Italia, un paese con tanti disoccupati, batte un record incredibile, mai le imprese hanno avuto così tante difficoltà a trovare lavoratori. Introvabili 4 profili su 10. Le imprese, finalmente rilanciate da un'economia in ripresa, faticano a trovare circa 180 mila lavoratori. 

I settori economici con maggiori difficoltà a trovare lavoratori sono quello delle costruzioni, industria metallurgica, servizi di alloggi e ristorazione.

Da un lato lo stato sostiene la ripresa di alcuni settori, dall'altro lato non riesce a fornire alle aziende lavoratori specializzati per sostenere questa ripresa ed anzi sottrae potenziali lavoratori dal mercato con il reddito di cittadinanza. Un vero e proprio cortocircuito.

In molti casi poi i salari sono troppo bassi, i lavoratori preferiscono percepire il reddito di cittadinanza piuttosto che lavorare. E gli imprenditori versano tasse elevate sul lavoro. Chi cerca lavoro non lo trova, chi cerca lavoratori non li trova. Chi trova lavoro è pagato meglio se sta a casa e chi trova lavoratori paga troppe tasse.

Andrebbero tagliate le tasse sul lavoro per aumentare i salari, andrebbero separate le politiche attive per il lavoro dall'assistenza, andrebbe potenziata la formazione collegandola alle necessità delle imprese e rafforzato il sistema di orientamento al lavoro. Andrebbe fatto, seriamente, perché non c'è più tempo.

Chi lo desidera può leggere la lettera completa su "il Foglio".