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Lamezia, Barbanti: "Città spogliata e politica indifferente"

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L'intervista pubblicata dalla "Gazzetta del Sud", 27 maggio 2020.

Sanità territoriale espoliata da anni, ospedale civile smantellato a colpì di reparti e ambulatori chiusi, gestione discariche cittadine da rivedere in toto, perdita finanziamento europeo per il progetto dell'aerostazione. Una vera collezione di insuccessi per una città come Lamezia che da anni registra l'assenza della politica vera: quella incisiva, fattiva e propositiva. ''Cosa significa per una città non avere rappresentanza politica? Cosa significa non avere nessuno che la difenda e faccia sentire, forte, la voce di un territorio?». Se lo chiede Sebastiano Barbanti, già parlamentare ed attualmente esponente di Italia Viva.

Per l'ex deputato «oggi Lamezia è città privata degli uffici dell'Asp, spogliata del suo ospedale, ridimensionata dal mancato sviluppo dell'aeroporto ed infine ridotta a discarica dì spazzatura indifferenziata».

Barbanti incalza: «La distrazione dell'intera classe politica e gestionale è palese ed assume contorni preoccupanti nella questione dell'aeroporto, motivo dí orgoglio perla città e per tutta la regione, ma al tempo stesso causa di molti 'mal di pancia' per via di tutto quello che lo scalo poteva diventare e clic però ancora oggi non è, e rischia di non essere mai». 

«Aver perso i finanziamenti europei è la beffa - insiste l'esponente di Italia Viva - per una società aeroportuale i cui conti sono quasi costantemente in rosso, mettendo a rischio centinaia di lavoratori, e che invece avrebbe tratto sicuro giovamento da un'espansione dell'attività».

Barbanti fa notare che «lo stesso discorso vale per il collegamento tra la stazione ferroviaria e l'aeroporto: un servizio mai nato e che rischia anch'esso di non vedere mai la luce».

Dulcis in fundo l'eterno problema della spazzatura: «in una città dove la raccolta differenziata è diffusa su tutto il territorio e dove la Multiservizi ha rappresentato un esempio virtuoso - evidenzia Barbanti - si è mal pensato che il futuro di Lamezia possa essere rappresentato da una discarica di spazzatura indifferenziata».