lavoro donne pari opportunità

La task-force per le donne voluta dalla Ministra Elena Bonetti: ecco tutte le proposte

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Dallo smart working alle materie STEM, sono numerose le proposte allo studio della task force istituita dalla Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti.

Più soldi alle neo-mamme lavoratrici, riorganizzazione degli orari di lavoro per conciliare meglio ufficio e famiglia, nuovo calendario per le scuole cosi da andare incontro ai genitori, conti correnti facilitati per le donne. E ancora: pubblicità che combatta gli stereotipi, parità di genere negli organi di governo centrali e locali, centomila posti in più negli asili nido nei prossimi 5 anni, una piattaforma per invogliare le ragazze a intraprendere studi nelle cosiddette materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).

Sono queste alcune delle proposte elaborate dalla task-force "Donne per un nuovo Rinascimento" voluta dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, così come riporta oggi un approfondimento pubblicato da "il Messaggero".

La squadra di 12 esperte, spiega il quotidiano, è stata creata per dare un contributo alla ripartenza dell'Italia nel post-pandemia ed è composta da imprenditrici, scienziate - tra le quali Fabiola Gianotti - ed economiste che si sono riunite per la prima volta in videoconferenza il 15 aprile e hanno avanzato una serie di idee, alcune delle quali saranno accolte nel Family Act.

Nel documento elaborato, come riporta "il Messaggero", ha spiegato la Ministra Bonetti, "si trovano proposte per aumentare la percentuale di donne in tutti gli ambiti lavorativi, per superare le barriere all'avanzamento nei percorsi di carriera, per contrastare gli stereotipi sul genere che impediscono alle donne di raggiungere responsabilità di leadership, per attivare energie nuove e opportunità per tutti".

La task-force, prosegue inoltre il quotidiano, ha anche proposto di istituire un Osservatorio sulla parità di genere presso il Dipartimento per le Pari Opportunità. Gli equilibri andrebbero misurati (e rispettati) all'interno delle imprese, per quel che riguarda assunzioni, retribuzioni e carriera. Cosi pure andrebbe assicurata la parità nei consigli e nei comitati scientifici, in tutti gli organismi e commissioni di università ed enti di ricerca, negli organi di governo centrali e locali.

La task force, come riporta il quotidiano romano, si è anche occupata della difficoltà di mettere d'accordo ufficio e famiglia è una delle ragioni che allontanano le donne dal mondo del lavoro. Ecco perché tra le proposte delle esperte, c'è anche quella di incentivare forme di organizzazione dell'orario lavorativo, in modo equilibrato e integrato nei diversi ambiti (casa/lavoro/servizi), coinvolgendo anche gli enti locali.

Fra le proposte, c'è anche quella di dare alle mamme che tornano al lavoro il 30 per cento in più dello stipendio, pari a quanto viene dato a chi usufruisce del congedo facoltativo di maternità. Si pensa anche a nuovi tempi della scuola, sul modello degli altri paesi, senza la lunga pausa estiva che tante volte mette in difficoltà i genitori che lavorano. E poi, la task force ha proposto incentivi per lo smark-working e per le micro-imprese femminili, la riforma dei congedi parentali per favorire la condivisione e più giorni ai papa, una piattaforma per offerte di attività e stage Stem per bambine e ragazze, aiuti per famiglie con figli disabili e donne sole con figli, una campagna di pubblicità che trasmetta modelli femminili talentuosi e ispirazionali e, inoltre, la maternità da valutare nelle carriere universitarie.

"Ho proposto di promuovere un modello di banca di prossimità per le donne, con l'istituzione di un conto corrente gratuito a partire dai 18 anni", ha spiegato al quotidiano Luisa Bagnoli, imprenditrice di Beyond International, tra le esperte della task-force. "Sono ancora tante le donne lavoratrici senza un conto corrente intestato. Alcune hanno i soldi ma degli investimenti si occupa il marito. Questo è un dolore. Ed è la ragione per cui, nel medio lungo periodo, è necessario investire nella comunicazione per cambiare mentalità, approccio, paradigma. La cultura da individualista deve diventare empatica, ossia capace di comprendere cosa prova e vuole l'altro. È la chiamata del mondo al femminile, che riguarda sia uomini e donne. Un invitoad essere più inclusivi, circolari, accoglienti. Caratteristiche che per ora appartengono di più alle donne. Intraprendiamo un cambiamento che sia per sempre, altrimenti questa emergenza sarà stata una sofferenza indebita, facciamo che questo costo produca anche un investimento".