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La Spezia, Paita: "Un incontro con il Sindaco sui temi cittadini"

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Intervista di Laura Ivani, "il Secolo XIX", 28 settembre 2022.

Pronti a costruire e crescere. In Liguria come nel resto del Paese. Raffaella Paita è soddisfatta per l'affermazione del Terzo Polo, che ha visto per la prima volta correre fianco a fianco Italia Viva con Azione. Eletta senatrice nel Lazio, la politica spezzina esce da un'esperienza importante da presidente della commissione Trasporti alla Camera. «A livello locale voglio iniziare subito una campagna d'ascolto nei Comuni della Liguria per occuparmi delle questioni del mio territorio, questa volta dal Senato».

La prima proposta andrà al sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini?
«Gli ho chiesto di riunirci subito, insieme agli altri parlamentari spezzini eletti, per aiutarci a individuare le priorità assolute per La Spezia. Per cercare di fare fronte comune su questioni concrete che riguardano il territorio, sugli interessi della città. Mi auguro scatti un meccanismo virtuoso, come stato con Bucci a Genova, per rivendicare obiettivi comuni nell'interesse del territorio».

Continuerà a seguire con attenzione il progetto del raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese, di cui si è occupata in Commissione Trasporti?
«Sì, certo, c'è poi il tema del rigassificatore di Panigaglia, io sono favorevole a un utilizzo più intensivo. Si possono pensare a compensazioni alla popolazione sulle tariffe e sulle bollette. E poi una priorità sarà sicuramente il nuovo ospedale del Felettino. Dopo che abbiamo avuto un sottosegretario alla Salute Andrea Costa che non è riuscito a sbloccare la situazione, così come non c'è riuscito l'assessore alla Sanità della Liguria — Giovanni Toti, ndr -, bisognerà capire perché questo progetto non sono stati capaci di mandarlo avanti. E dovremo trovare una soluzione. Facendo fronte comune potremo riuscire dove la destra ha fallito».

È preoccupata per l'esito di queste elezioni?
«Meloni ha vinto largamente, con una coalizione di centrodestra molto spostata su di lei. La Lega ormai è irrilevante, Forza Italia è ridimensionata. Questo è un governo di destra senza sfumature. E mi preoccupa in termini europei perché Meloni si è sempre dimostrata contraria agli interessi del Paese, dal Pnrr agli investimenti energetici. A Piombino un sindaco di Fdi è contro il rigassificatore. Abbiamo a che fare con signori del no che possono compromettere il destino degli italiani».

La soddisfazione per il risultato del Terzo Polo?
«Sì, anche perché è arrivato in un'area moderata dove Italia Viva e Azione hanno superato il padrone di casa Toti che alleandosi coni sovranisti ha gettato la maschera ed è stato punito dagli elettori. A me interessa il potenziale di crescita del Terzo Polo, che guarda all'area riformista del Pd e dall'altra ai moderati di destra».

Dialogo con il Pd?
«Le ha sbagliate tutte. Il risultato in Liguria ha anche delle luci, segno che un elettorato di centrosinistra c'è. Ma c'è una classe dirigente inadeguata che fino a poco fa si è alleata con i 5 Stelle in un territorio che necessita lo sviluppo delle infrastrutture. Se abiureranno l'alleanza con il M5s, possiamo parlarne».