La notizia su "la Nuova Sardegna", 21 settembre 2022.
Entra nella campagna elettorale un tema rimasto ai margini, ma che si declina perfettamente sul territorio devastato dall'alluvione del 2013. Il rischio idrogeologico. Il Terzo polo, creatura che fonde Italia Viva e Azione di Carlo Calenda, si impegna «a ripristinare in fretta l'unità di missione di prevenzione del rischio idrogeologico voluta da Matteo Renzi e chiusa da Conte e Salvini - spiega la ministra Elena Bonetti, capolista nel collegio plurinominale alla Camera -. Perché non accada più che investimenti di prevenzione del rischio idraulico non vengano spesi. E questo porti a drammi come quello delle Marche in cui 45 milioni di euro, stanziati per realizzare l'opera che avrebbe evitato quanto è successo, sono rimasti bloccati nella burocrazia delle procedure».
Tema che sta a cuore anche al parlamentare uscente di Italia Viva, Giuseppe Luigi Cucca, candidato nel plurinominale alla Camera. «Dopo nove anni, qui ancora si sentono gli effetti di una vicenda che causò danni e morti. Una voltami alzai in Senato perché qualcuno dei 5Stelle si lamentava del mancato ripristino di una strada dopo due mesi. A Olbia il collegamento per Monte Pino attende da nove anni. E la città, per alcuni tratti costruita sui canali tombati, aspetta ancora di essere messa in sicurezza».
Tante le priorità indicate per l'isola dal Terzo Polo che schiera nei collegi uninominali Valerio Zoccheddu al Senato e Maria Giovanna Pedoni alla Camera. Sanità, trasporti, infrastrutture, ma senza mai affondare contro l'attuale giunta regionale. «La sanità oggi è in difficoltà e in questa regione c'è bisogno di incidere con maggiore forza sia sulla rete dei presidi sanitari ma anche per rafforzare il percorso di prevenzione e screening, con l'implementazione di personale, competenze e tecnologie» sottolinea la ministra. «Le infrastrutture per il Terzo polo sono una priorità - aggiunge -. Non è più accettabile che la Sardegna resti isolata dal resto d'Italia e dell`Europa. Non solo per migliorare la mobilità delle persone in chiave turistica, ma anche per rilanciare le potenzialità di quest'isola come luogo di attrazione per le imprese. L'altra parte di interventi deve riguardare la mobilità interna con il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie e stradali».
E sulla continuità territoriale Cucca sottolinea: «Un problema che non è stato ancora affrontato in maniera adeguata. La continuità non è quella della mancia, con la riduzione delle tariffe durante l'anno ai residenti, ma quella che consente alla Sardegna di avere gli stessi costi dei trasporti per passeggeri e merci del resto d'Italia. Significa dare gambe al principio di insularità di cui tanto ci fregiamo, ma che al momento è solo un principio a cui si deve dare seguito con le risorse. Continuità territoriale significa sinergia tra Regione Sardegna e Governo, inesistente in questa legislatura. E poi significa andare insieme in Europa e chiedere che la continuità territoriale sia come quella che ha la Corsica. Nel frattempo apprendiamo che Ita e Volotea rinunciano a coprire il servizio e chiedono tariffe più onerose. Poi qualcuno mi deve spiegare perché si dà la continuità a una compagnia low coste straniera. Ovvio che questa sarà una delle priorità da affrontare nell'immediato non appena si insedierà il nuovo Parlamento».