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L'altro Recovery: Marco Fortis su Il Foglio

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La resilienza del sud passa dalla capacità di investire sulle proprie virtù. Il gran caso dell'agricoltura, spiega Fortis su "il Foglio", 11 dicembre 2020.

"È soprattutto grazie al contributo delle produzioni vegetali fresche e trasformate connesse alla "dieta mediterranea" che l'Italia può vantare il più elevato valore aggiunto dell'agricoltura nell'UE-27, pari a 31,8 miliardi di euro nel 2019", spiega oggi il professor Marco Fortis, in un saggio breve pubblicato da "il Foglio".

Partendo da uno studio della Fondazione Edison, intitolato 'Il tesoro agricolo del Mezzogiorno', Fortis ci permette di scoprire gli interessanti numeri dell'agricoltura del nostro Sud e delle Isole. Numeri di tale rilevanza da poter cambiare non solo la narrazione del Mezzogiorno d'Italia ma anche la scaletta delle priorità delle politiche economiche che lo riguardano. Insomma, un fondamentale contributo alla rinascita del Paese post-Covid19.

"Una grande agricoltura come quella delle nostre regioni meridionali - ci dice Fortis - con numeri davvero sorprendenti ed impressionanti, per poter essere adeguatamente valorizzata e potenziata richiede un profondo ripensamento degli obiettivi di infrastrutturazione del Sud, dall'irrigazione ai trasporti, alla logistica, così come dei modelli organizzativi della produzione, della commercializzazione, della promozione e dell'export".

Venendo nello specifico, Fortis ci spiega che "nel 2018 il Mezzogiorno d'Italia ha fatto registrare un valore totale delle produzioni ottenute da raccolti agricoli o dalle prime trasformazioni degli stessi pari a 13,1 miliardi di euro, cioè il 42% circa della corrispondente produzione italiana di quell'anno. La quota preponderante delle produzioni agricole del Mezzogiorno è legata ai prodotti della "dieta mediterranea" (grano duro, riso, ortaggi, frutta, vino, olio d'oliva), in cui il Mezzogiorno è un leader a livello mondiale ed europeo, con un valore della produzione nel 2018 di 11,3 miliardi, pari a quasi la metà dell'intera produzione italiana di tali prodotti".

In particolare, Fortis elenca una serie di eccellenze del settore: "l'Italia, grazie al Mezzogiorno, è il primo produttore dell'UE-27 di verdura e ortaggi freschi. Il Sud Italia è la seconda macroregione europea NUTS1 per valore della produzione di verdura e ortaggi freschi, mentre le nostre Isole sono la terza (1,2 miliardi)".

E ci offre interessanti paragoni: ad esempio, "il valore della produzione di verdura e ortaggi freschi sia della Puglia sia della Campania è superiore a quello del Belgio (846 milioni nel 2017), mentre quello della Sicilia è superiore a quello del Portogallo (641 milioni nel 2017). I dati in quantità ci aiutano a inquadrare meglio i singoli primati dell'agricoltura meridionale".

Un particolare approfondimento viene dedicato da Fortis alle produzioni connesse alla dieta mediterranea del nostro Sud e delle Isole: "il Mezzogiorno, preso separatamente dall'Italia, è primo produttore dell'UE-27 di pomodori, melanzane, finocchio, indivia scarola e riccia, albicocche, uva da tavola (sempre dati in quantità riferiti al 2019). Ed è anche il secondo produttore dell'UE-27 di vari altri ortaggi e tipi di frutta tra cui: lattuga, sedano, cavolfiore e cavolo broccolo, zucchine, melone, arance, clementine, limoni. Ed è il terzo produttore europeo di pesche e fichi".

Insomma, dobbiamo tenere ben a mente, conclude Fortis, che "i territori del Mezzogiorno vantano produzioni e specializzazioni agricole da primato nel perimetro della dieta mediterranea".